Brava Michelle Obama

Michelle Obama e tutti noi andiamo nei Paesi islamici senza velo in testa perché nei Paesi occidentali e statunitensi si è liberi, innanzitutto da veli. Non è questione né di tolleranza né di rispetto, o meglio di intolleranza o di irrispettosità. E’ questione ferrea di appartenenza, e di rappresentanza. Il cosiddetto falso buonismo conduce dritto dritto alle bombe terroriste di matrice islamica.

Noi, uomini e donne liberi, non ci veliamo, abbiamo una faccia, capelli, corpo e forme, che non copriamo e veliamo, perché questi sono i nostri usi e costumi, simboli di libertà. Questo è ciò a cui siamo arrivati quale civiltà di libertà. Da noi uomini e donne liberi non sono di proprietà di nessuno, non siamo tenuti nè sottostiamo a vincoli e ridicole imposizioni.

La religione, nel mondo islamico, si è fatta Stato e la religione di per sé guarda all’indietro, alla rozza barbarie ed alla non conoscenza, dunque, parimenti alla superstizione, copre, vincola, impone, imbarbarisce le genti. Qui, in Occidente, così come negli Stati Uniti e fortunatamente in gran parte del mondo, la religione rimane una scelta libera dell’individuo, lo Stato è cosa ben diversa. Lo Stato e la sua organizzazione, è cosa totalmente differente dalla religione. Si può dire che la “religione” dei nostri Stati sia la scienza.

Noi, uomini liberi, crediamo nella scienza, più che nella superstizione, nelle religioni, o, in generale, nella barbarie primigenia. Bisogna imparare a non confondere un rispetto esibito con una malcelata asseverazione di usi locali per lo più tribali. Il nostro “credo” è la scienza che fa progredire l’uomo, la nostra conoscenza di uomini. E non c’è scienza e conoscenza senza libertà. I nostri capi sono liberi perché noi, società civili organizzate in Stati, guardiamo in faccia al futuro di conoscenza cui intendiamo e verso cui aneliamo lanciando in quella direzione ogni nostro sforzo. Gli uomini liberi sono scevri da vincoli perché impegnati a scoprire come elevare l’intera umanità, migliorarla ed onorare le nostre ambizioni.

E’ necessario ci siano meno moschee da noi, e molta, molta più umanità da instradare ed indirizzare alla scienza, alla ricerca. Brava Michelle Obama, first lady degli Stati Uniti d’America, cioè prima donna di una terra di libertà, opportunità e conoscenza, che non burqanteggia ridicolmente come fanno le idiote sinistrorse nostrane, e da animale donna del globo, guarda in faccia, in terra confusa, al mondo. Uomini o donne, si va a volto scoperto, si vive e si guarda il futuro a volto scoperto, costruendolo.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 17:47