Iran-Stati Uniti: accordo pericoloso

Chi vivrà, vedrà. Se tra una decina d'anni e anche meno, l'Iran avrà e potrà usare la forza nucleare, minacciando il mondo, e non solo quello occidentale americano ed europeo, Barack Obama avrà fatto al mondo questo bel regalo odierno dell'accordo degli Stati Uniti/Iran atto ad annientare e distruggerlo o anche solo impadronirsene affermando l'egemonia islamica su tutti gli altri, noi per primi. Se invece, come è lecito dubitare fortemente, l'Iran starà bravino bravino ai patti seguiti ai negoziati sconclusionati odierni, Obama, o meglio la sua memoria sarà santificata e sarà stata avviata una nuova era di convivenza e pace mondiale. Chi crede cosa? Per ora in Iran le violenze efferate si sprecano, e non solo verso Israele, ma a cominciare contro il proprio stesso popolo costretto all'osservanza becera della "regola" religiosa islamica interpretata in modo ultra integralista, discrezionale e arbitrario, la democrazia non esiste. Le donne ad esempio, in Iran, sono considerate e trattate quali esseri di serie C, alla stregua di animali, forse meno, e vigono nel Paese integralismi spietatissimi quanto rigorosissimi, privi di qualsivoglia collegamento a razionalità e senso. Il popolo iraniano, sotto la guida di un uomo che imbroglia volendo mostrarsi ed apparire oggi "moderato", inneggia alla morte degli americani e degli occidentali in generale, contro Israele e gli israeliani che vengono un giorno sì e l'altro pure sgozzati per il fatto di essere appunto israeliani. E così via a brutalità, religione, violenza e rozzezza. Si potrà mai fare affidamento su un popolo, su capipopolo e su "princìpi" e "credo" di tal fatta?

Una chiave di lettura più realistica consiglierebbe che Obama sbagli ad agevolare la vita ad un Paese tale, togliendo le sanzioni, sbaglia a negoziare e a stipulare accordi "storici" forse solo per sé. Maggiore cautela gioverebbe a tutti. Tali "accordi" verranno piuttosto presto infranti e l'Iran sarà più efferato e peggiore di prima. Questa Ue tedesca non esiste sul piano internazionale, segue Obama, così come non è esistita in qualsivoglia contrattazione. Questa Europa va solo a rimorchio incapace com'è di pensare e agire autonomamente politicamente. Gli equilibri nel mondo cambiano e non è affatto detto che, siglando oggi ciò che superficialmente quanto azzardatamente si disegna, questi migliorino il futuro, certamente non il nostro che sarà ulteriormente minacciato dall'Isis. Affatto quello israeliano. Diciamocelo, a cominciare dall'Iraq e continuando con la Libia, Obama finora non ne ha beccata una.

È necessario quindi, a cominciare dall'Italia, riavvolgere la bobina errata del verso della storia, e cioè costituire mediante elezioni parlamento e governo legittimi nel nostro Paese, mandare in tal modo rappresentanti legittimi ed utili, capaci nel senso di capaci di intendere e di volere, in Europa. Oggi si tratta di servi privi di legittimità, oltre che sciocchi, e in quanto tali oltremodo pericolosi. La storia deve fare da magistra vitae, non si può dimenticare il passato di efferatezza dettato da panislsmismo. E puntare, grazie ai corsi e ai ricorsi della storia, alla convivenza sicura possibile. Contra principia negantem non est disputandum.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:59