Strategia di Putin e Italia snaturata

Solo l’Europa della Merkel e Napolitano prono per l’Italia poteva concepire l’errore macroscopico delle sanzioni europee alla Russia. Solo governi italiani di sinistra (Renzi, Letta e Monti) mai eletti dagli italiani potevano avere la bella pensata, arrogante e dannosa per il nostro Paese, di appioppare “sanzioni” che hanno azzoppato la nostra stessa economia. Inutile dire che, dato che la sinistra non lavora, non produce, e vive tutta a ridosso degli enti pubblici italiani, si è biecamente accodata e appiattita su decisioni anti imprese, anti economiche. Per avere più chiaro cosa la sinistra politica intenda per “lavorare”, si guardi da ultimo all’Enit che, pur commissariato, Dario Franceschini del Pd ha fatto “rivivere” nominando tutto il nuovo consiglio d’amministrazione che pagheranno gli italiani.

O si pensi al Cnel che, come per le Province mai abolite, vive e spende a carico degli italiani. O si pensi a Vendola, colui che si vantò di aver fatto togliere i vitalizi degli altri, oggi all’incasso per sé di più di 5mila euro oltre i 200mila già percepiti di liquidazione, o Frisullo, sempre del Pd che ha oggi la cifra monstre di 10mila euro al mese di nostri soldi. O si pensi a Marino con i 53mila euro a spese dei romani per le gite in coppia negli Stai Uniti mai invitato dal Papa, o ad Alfano e al suo sporco business di migranti per cui più ne imbarca a nostre spese, più guadagna, si veda il centro di Mineo, col preciso obiettivo di intascare per sé e ridurre l’Italia al pari della Sicilia, o alla Mogherini di Veltroni, o a Renzi che è quello dei soldi di Lusi e di Rutelli e così via dicendo. Insomma, solo soggetti incapaci ed incompetenti, illegittimi, potevano seguire l’errore tra gli errori madornali di Merkel, l’autoelettasi Furer dell’Europa tedesca. Questa Europa tedesca ha tentato di isolare Putin il quale è, come appare evidente, la soluzione del conflitto in Siria e conseguentemente la fine delle ondate migratorie fuori controllo. Le sanzioni alla Russia e a Putin per l’Ucraina sono state l’esercizio nefasto di “potere” mal gestito, quello che in Italia è stato rubato dalla sinistra. Si è trattato dell’ennesima tranvata presa dalla Merkel.

La settimana scorsa, all’Assemblea delle Nazioni Unite, Putin è arrivato all’appuntamento con Obama fresco dell’accordo raggiunto con l’Iraq, la Siria e l’Iran con i quali ha dato vita ad un comitato grazie al quale creare strategie comuni. Una sorta di coordinamento e fronte comune contro gli jihadisti dello Stato islamico. Nell’incontro con Obama, Putin si è presentato quindi come il referente della trattativa dell’intero scenario mediorientale. Putin ha fatto sapere agli Stati Uniti di considerare “illegale ed inutile” il sostegno in Siria, egli ha testualmente affermato che “la fornitura di sostegno militare alle strutture illegali contrasta con i principi del diritto internazionale e della Carta Onu”. Ha poi dichiarato di fornire assistenza militare ed aiuti a quello che considera il governo legittimo “basandoci sulla Carta delle Nazioni Unite”.

Allo stesso modo che con il tragico gioco fatto in Libia dagli Stati Uniti, Regno Unito e Francia, avallato colpevolmente da Napolitano per l’Italia, che ha lasciato deserto e guerre, parimenti le cosiddette primavere arabe degli Usa hanno lasciato terra bruciata e caos, cruento, terrificante, in Medio Oriente. E come i vuoti sono destinati ad essere riempiti, ecco che oggi Putin sta giocando strategicamente il proprio gioco geopolitico. Si dovrà passare da lui e dalla Russia: sia gli Stati Uniti che l’Europa tedesca della Merkel. Si guardi allo scempio della Libia ed a tutte le dichiarazioni ed ai proclami, di cui Renzi detiene il primato insieme alle balle, si guardi a ciò cui si è giunti, o meglio a ciò a cui non si è giunti. Anche in nord Africa Putin sta da tempo tessendo la sua tela, stringendo accordi con i maggiori Paesi di quell’area, con l’Egitto, e poi con l’Iran, la Turchia, l’Arabia Saudita, nel proprio interesse, considerata la presenza di 20 milioni di musulmani in Russia.

Di fronte all’invasione migratoria i Paesi europei applaudiranno Putin che così riuscirà a porre un freno a bombe e sgozzamenti, a violenze e scannatoi islamici a Roma, a Parigi, a Londra così come a Berlino. Per non parlare della crisi ucraina, che presto umilierà la Merkel. Il problema per l’Italia è comunque sempre lo stesso: chi restituirà alle imprese italiane ed agli italiani i soldi persi per mancati affari e guadagni economici con la Russia? Ce li restituirà la sinistra italiana che arraffa e vive parassitariamente di enti ed istituzioni pubbliche? Chi risarcisce economicamente il Paese dell’imbroglio di Napolitano che ha imposto governi illegittimi di sinistra, che fanno danni clamorosi, nefasti e gravi?

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:59