Trump ci appoggia contro l’Europa tedesca

Donald Trump ci sta dando una mano contro l’Europa tedesca. Sta procedendo infatti con maxi acquisti Usa di titoli italiani da un parte e, dall’altra, sta dando sberle su sberle a industria, finanza e alla Deutsche Bank.

Non è un caso che Jean-Claude Juncker abbia insultato l’Italia, così come solo una manciata di giorni prima aveva fatto un altro tedesco Gunter Oettinger. Grazie agli Stati Uniti di Donald Trump il tempo dell’Europa dell’asse franco-tedesco di Merkel e Juncker è finito. Trump sta mettendo i dazi minacciati contro Germania e Francia (soprattutto la prima) al contempo comprando cospicui titoli italiani. Si hanno presenti i titoli italiani di cui, fino a un giorno fa, i livorosi tedeschi e le agenzie di rating colluse, la stessa Bce diminuiva gli acquisti, se ne liberavano a iosa alimentando la loro speranza nel default dell’Italia? Ecco, Trump sta comprando proprio quelli.

Il presidente degli Stati Uniti eletto, colui che ha vinto le elezioni contro Hillary Clinton che, nel 2010/2011, da sottosegretario di Stato sussurrava nell’orecchio di Barack Obama in modo che si unisse a Merkel e Sarkozy (Napolitano per l’Italia) per creare le condizioni economiche e fare cadere il governo eletto guidato da Silvio Berlusconi mettendo le basi del commissariamento e della Troika contro l’Italia, oggi è lì che compra titoli italiani e “stanga” Deutsche Bank che è stata la banca, tale e quale al Monte dei Paschi di Siena in Italia, che ci ha dato il colpo di grazia. Nel 2011 la banca tedesca vendette infatti i titoli italiani facendo crollare il nostro Paese e facendo innalzare lo spread in maniera tale da creare quel terrore economico-finanziario utile contro gli italiani, resi così proni all’imposizione di governi non eletti (Monti, poi Letta, Renzi e da ultimo Gentiloni).

Trump ci sta dando una mano e il messaggio è chiaro. L’Italia, che deve avere chiaro con il nuovo governo da che parte schierarsi, sta venendo politicamente ed economicamente aiutata da Trump. Cari italiani, era davvero arduo uscire dal gorgo, era a dir poco impossibile fuoriuscire dall’impantanamento in cui il Paese era finito a causa dei sovvertitori e violatori delle regole democratiche - nazionali, europei e internazionali. Oggi ci sono flussi e canali da cogliere al volo. Per non solo uscire dall’orrido vortice di non democrazia e di futura schiavitù sul cui orlo traballavamo, ma per diventare un Paese trasparente e produttivo, che farà anche e di nuovo la storia dell’Europa libera, dando vita a una nuova Europa più forte e più equa, democratica capitalista e liberale.

Aggiornato il 01 giugno 2018 alle ore 21:30