Ungheria, Soros sfida Orbán sull’università

In Ungheria va in scena il duello a distanza tra Viktor Orbán e George Soros. Il premier ungherese e il tycoon americano di origini ebree ungheresi si confrontano duramente sul destino della cultura nel Paese. Soros è stato accusato dalla maggioranza magiara e dai sovranisti europei di “islamizzare l’Europa coi migranti”. La direzione della Central european university, Ceu, l’ateneo internazionale di Budapest promosso da Soros, ha comunicato, in maniera sorprendente, la sua attività proseguirà nella capitale ungherese. In buona sostanza, le iscrizioni al prossimo anno accademico sono regolarmente aperte. Di più. La Ceu ha informato il governo che chiederà alle autorità di adeguare il suo riconoscimento e il suo status legale alle nuove leggi ungheresi.

La polemica nasce dal fatto che Orbán prova, da tempo, ad offuscare il prestigio dell’ateneo. L’università, considerata di alto livello in Ungheria, non avrebbe una situazione conforme alle leggi. Frattanto, è stata approvata la legge “Stop Soros” che scheda e tassa come “al servizio dello straniero” le organizzazione non governative che aiutano i migranti. La possibile chiusura dell’ateneo aveva suscitato le proteste della comunità internazionale. Era stato ipotizzato un trasferimento dell’università a Vienna o a Berlino. Nuove norme magiare avevano negato il diritto di continuare ad operare a Budapest, perché l’università è legalmente registrata a New York. Ora, la “palla” passa nuovamente ad Orbán. Per una nuova, dura, risposta.

Aggiornato il 27 giugno 2018 alle ore 14:18