India, l’omosessualità non è più reato

In India l’omosessualità non è più reato. La storica decisione è arrivata grazie alla Corte Suprema indiana, che ha depenalizzato l’omosessualità. È stato necessario cancellare la sezione 377 del Codice penale indiano che, da 157 anni punisce come “offese contro natura” questi comportamenti. È quanto scrive l’agenzia di stampa Ani. Fino ad oggi, essere gay poteva significare, addirittura, dieci anni di carcere. Va anche detto che la legge omofoba era ormai scarsamente applicata. Eppure, aveva comunque portato a qualche condanna. Con tutta evidenza, rendeva impossibile la vita delle persone omosessuali nel Paese.

Il collegio della alla Corte Suprema indiana, presieduto da Dipak Misra, era composto da cinque giudici. Il presidente, leggendo il verdetto, ha dichiarato che “criminalizzare l’omosessualità è irrazionale e indifendibile”. La sentenza epocale arriva dopo lunghi anni di proteste. Una decisione simile era stata presa nove anni fa dall’Alta Corte di Delhi. Ma, successivamente, era stata poi cancellata nel 2013 dalla stessa Corte Suprema. Solo due anni fa è tornato a discutere. Naturalmente, gli attivisti dei diritti civili indiani festeggiano. Manifestazioni di giubilo sono state espresse dalle associazioni e dalla comunità gay internazionale.

Aggiornato il 06 settembre 2018 alle ore 13:09