Migranti, Viségrad rifiuta il patto Onu per la protezione

Il blocco Viségrad spacca l’Europa sull’assistenza a migranti e profughi. Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Ungheria e Austria rifiutano l’accordo internazionale firmato dall’Onu. Il premier ceco Andrej Babis ha detto che Praga non siglerà l’intesa. Tradotto: dirà “no” al vertice programmato dalle Nazioni Unite a Marrakech, in Marocco, il 10 e 11 dicembre, per la ratifica dell’accordo. Il documento aveva registrato la firma della maggioranza dei Paesi membri delle Nazioni Unite ma non degli Stati Uniti.

Dunque, Babis ha aderito al fronte del “no” europeo. “La Repubblica ceca – ha dichiarato Babis – rispetta a lungo termine il principio della differenza tra immigrazione legale e immigrazione illegale. Il nostro obiettivo è di adottare tutte le misure possibili per non sostenere l’immigrazione illegale. Il testo finale del Patto Onu non riflette le nostre preoccupazioni sul tema”. Frattanto, la Bulgaria ha fatto sapere ieri che non firmerà. Medesima posizione era stata preannunciata in Polonia dal premier sovranista Mateusz Morawiecki. In Ungheria, il “no” all’accordo è sostenuto dalla maggioranza guidata da Viktor Orbán. In Austria, la coalizione tra i cristiano-popolari capitanata dal cancelliere Sebastian Kurz insieme ai sovranisti di Strache è fortemente contraria all’intesa delle Nazioni Unite.

Aggiornato il 14 novembre 2018 alle ore 14:07