Interpol, il sudcoreano Kim Jong-yang è presidente

Kim Jong-yang è presidente dell’Interpol. Il sudcoreano è il frutto di uno scontro diplomatico tra Russia e Stati Uniti. Il nuovo capo dell’organizzazione è riuscito ad avere la meglio sul candidato russo, considerato fino all’ultimo favorito, Alexander Prokopchuk. La decisione è stata presa dagli Stati membri dell’Interpol, riuniti al congresso annuale di Dubai. La scelta è arrivata dopo che l’attuale vice presidente è stato accusato di aver già ripetutamente “abusato” degli strumenti dell’organizzazione per tentare di colpire gli oppositori di Vladimir Putin. La reputazione dell’Interpol è in fase calante da tempo. Infatti, l’ex presidente, il cinese Meng Hongwei, è stato arrestato lo scorso ottobre in Cina, con l’accusa di corruzione.

Kim Jong Yang ha 57 anni. È un ex ufficiale di polizia sudcoreano. Resterà in carica per due anni, cioè fino al termine del mandato che sarebbe spettato al suo predecessore.  Il neo presidente dell’Interpol, dopo l’elezione, ha affermato che “il mondo sta affrontando cambiamenti senza precedenti, che presentano enormi sfide per la pubblica sicurezza. Per superarli abbiamo bisogno di una visione chiara: dobbiamo costruire un ponte verso il futuro”. Frattanto, il Cremlino ha comunicato che Prokopchuk continuerà a lavorare come vicepresidente dell’Interpol e contribuirà a rafforzare la “posizione dell’organizzazione nella comunità internazionale di polizia”.

Aggiornato il 21 novembre 2018 alle ore 15:04