Brexit, domani il Parlamento britannico decide l’accordo

Ancora un appello prima del voto di domani sulla Brexit. Theresa May ha parlato alla Camera dei Comuni con l’obiettivo di convincere quei parlamentari pronti a votare contro l’accordo con l’Unione europea. A meno di 24 ore dal confronto parlamentare l’impresa appare disperata. Il tentativo sembra destinato a fallire. Anche perché all’interno della stessa maggioranza, la bocciatura dell’accordo viene ormai data per scontata. “Chiedo ai membri di entrambi gli schieramenti – ha detto la premier – di dare una seconda occhiata a questo accordo, qualunque sia la vostra opinione in proposito”.

La May ha ammesso che l’accordo “non è perfetto. È un compromesso. Ma quando i libri di storia saranno scritti e ricorderete la giornata di domani vi dovrete chiedere: ‘Abbiamo rispettato la volontà del Paese di lasciare l’Unione europea? Abbiamo messo al sicuro la nostra economia? Abbiamo garantito la nostra sicurezza e la nostra unità o abbiamo deluso il popolo britannico?”. Secondo la premier, “gli effetti della bocciatura dell’accordo per la nostra democrazia sarebbero catastrofici”. Nel suo discorso la May ha fatto riferimento alla lettera di rassicurazione firmata da Jean Claude-Juncker e Donald Tusk, in cui il presidente della Commissione e quello del Consiglio europeo hanno ribadito che il meccanismo di backstop sarà attivato solo in caso di assoluta necessità e per un periodo limitato. Il leader dell’opposizione, il laburista Jeremy Corbyn, ha replicato duramente all’appello della premier. “Il governo – ha detto – è allo sfascio. Se l’accordo sulla Brexit sarà respinto, sarà tempo di indire elezioni generali e sarà tempo di un nuovo governo”. In caso di voto negativo del Parlamento britannico, la May avrà tre giorni per presentare un piano B.

Aggiornato il 14 gennaio 2019 alle ore 19:58