Brexit, Juncker: “Il No-deal è più vicino”

I rapporti tra Jean-Claude Juncker e Theresa May sono sempre più tesi. “Il voto di martedì a Londra – ha detto il presidente Commissione europea – ha acuito il rischio di un’uscita non ordinata della Gran Bretagna dall’Unione europea”. In pratica, il No-deal è più vicino. È questo l’avvertimento lanciato da Juncker dopo il mandato che la premier ha incassato dalla Camera dei Comuni per rinegoziare la Brexit. Secondo il presidente, “a questo punto, dobbiamo prepararci a tutti gli scenari, anche i peggiori”.

Juncker ha gelato gli entusiasmi della premier conservatrice. “L’accordo di divorzio – ha sottolineato – non sarà rinegoziato”. Il presidente ha precisato che la premier britannica “aveva dato il suo impegno personale sul ‘backstop’. Il confine dell’Irlanda è un confine dell’Unione europea. Non scivoleremo all’indietro in tempi più bui. Non ci può essere un ritorno a un confine rigido sull’isola d’Irlanda”. Eppure, nonostante le parole pesanti come macigni, Juncker sostiene di essere “ottimista di natura. Cosa che mi porta a credere che ci sarà un accordo con la Gran Bretagna. Lavoreremo giorno e notte per farlo accadere e per assicurare che siamo pronti in caso contrario”.

Il capo negoziatore Ue Michel Barnier al Parlamento europeo, durante il dibattito sulla Brexit, ha ammesso le proprie “difficoltà ad accettare questo gioco dello scaricabarile che alcuni, in Gran Bretagna, vogliono giocare contro di noi”. Frattanto, un portavoce della May afferma che “i fatti sono chiari: l’Ue dice di volere che usciamo con un accordo. Noi vogliamo un accordo. Ma l’accordo che avevamo trovato è stato respinto per 230 voti. Se vogliamo arrivare a ciò che è nel miglior interesse del Regno Unito e dell’Ue, dobbiamo apportare cambiamenti”.

Aggiornato il 31 gennaio 2019 alle ore 17:42