Stati Uniti, 21 morti per l’ondata di gelo

L’ondata di gelo senza precedenti ha provocato 21 morti negli Stati Uniti. Tra le vittime figura anche un diciottenne, Gerard Belz, studente dell’Università dello Iowa. Il ragazzo sarebbe stato trovato incosciente nell’ateneo mercoledì mattina. Frattanto, sono circa 250 milioni gli americani interessati dall’emergenza. I meteorologi hanno raccomandato di non uscire da casa. Pare, addirittura, che soli cinque minuti all’esterno potrebbero portare al congelamento. Sul Lago Michigan, a causa del vento, la temperatura percepita ha raggiunto i -50 gradi.

Nelle vicinanze di Rockford, nell’Illinois, è stato fissato un nuovo record: -34° gradi. A Madison, nel Wisconsin, è stato battuto il record stabilito nel 1985, con minime di -32 gradi. Scuole e uffici pubblici sono stati chiusi. Sono migliaia i voli cancellati. Le temperature dovrebbero mitigarsi nei prossimi giorni, fino a toccare temperature primaverili. Secondo il meteorologo della Cnn Dave Hennen, “oggi è l’ultimo giorno di freddo estremo. Le temperature saliranno rapidamente su gran parte dell’area interessata dal gelo, creando un effetto yo-yo di estrema differenza termica”. A questo punto, anche il disgelo potrebbe creare notevoli disagi.

Aggiornato il 11 febbraio 2019 alle ore 19:43