Giappone, l’imperatore Akihito avvia i riti per l’abdicazione

L’imperatore Akihito rinuncia al trono. Oggi prendono il via ufficialmente i riti che decreteranno l’abdicazione, con una cerimonia finale prevista nel pomeriggio a Tokyo, e che sarà seguita, domattina, dall’ascensione al trono del principe della corona Naruhito. Il monarca 85enne pronuncerà l’ultimo discorso da reggente in un rito che avrà inizio alle 17 nella Sala dei Pini del palazzo imperiale. Ad anticipare il messaggio di Akihito, il premier giapponese Shinzo Abe offrirà delle parole di ringraziamento nel rito del “Taiirei Seiden no gi”.

Il regno dell’imperatore Akihito formalmente cesserà alla mezzanotte di oggi, e la nuova era “Reiwa” (“Ordine e armonia”) avrà inizio. L’abdicazione di Akihito è la prima in duecento anni di storia della casa reale giapponese, la più antica monarchia ereditaria esistente al mondo, senza aver subito interruzioni, a partire dal 660 avanti Cristo.

“Ringrazio il popolo giapponese per il supporto”, ha detto l’imperatore nel suo ultimo discorso da reggente. “Mi auguro – ha continuato – che la nuova era sia stabile e foriera di buone notizie”. Dopo l’abdicazione, Akihito assumerà ufficialmente il nome dell’era da lui inaugurata nel 1989: “Heisei”, “Pace raggiunta”. A partire dal 1° maggio, assumerà anche un titolo inedito: Daijō Tennō, “imperatore emerito”.

Poche immagini selezionate dall’Agenzia imperiale hanno immortalato il rituale, a cui ha partecipato anche il principe ereditario Naruhito. Per i giapponesi l’inizio di una nuova era rappresenta un’occasione per interrogarsi sullo stato del Paese, in una fase carica di incertezze.

Aggiornato il 30 aprile 2019 alle ore 13:38