Brexit, Ue a Johnson: “12 giorni per presentare piano”

Per la Brexit c’è una nuova data: il 30 settembre. L’Unione europea ha lanciato un ultimatum a Boris Johnson. Il premier britannico ha 12 giorni di tempo per presentare una proposta scritta sulla Brexit, altrimenti “è tutto finito”. La dichiarazione di fuoco è opera del premier finlandese Antti Rinne, che ricopre la presidenza di turno dell’Unione europea.

Johnson aveva detto in precedenza di ritenere che il vertice dell’Unione europea del prossimo 17 ottobre fosse il momento e il luogo appropriati per trovare un accordo per il divorzio consensuale e ordinato con Bruxelles, ma di essere pronto a portare il Regno Unito fuori dall’Unione alla scadenza del 31 ottobre, anche a costo di un “no deal”. Il premier britannico sostiene che i colloqui con l’Ue stiano facendo progressi e che la Gran Bretagna avrebbe presentato delle proposte di valida alternativa alla clausola del ‘backstop’ per l’Irlanda del Nord, che il governo di Londra ritiene inaccettabile. Proposte che l’Ue dice di star ancora aspettando.

Intanto, Downing Street respinge “la scadenza artificiale” del 30 settembre, indicata dalla presidenza di turno finlandese dell’Ue, per la presentazione di proposte ufficiali per un nuovo accordo sulla Brexit. Lo ha detto un portavoce, precisando che Johnson non intende accettare ultimatum e continua a guardare al Consiglio europeo del 17-18 ottobre come il termine ultimo per un’intesa. Intesa di divorzio che per Londra dovrebbe essere senza backstop. Il premier insiste poi che il 31 ottobre il Regno uscirà comunque.

Aggiornato il 19 settembre 2019 alle ore 15:50