I crimini contro l’umanità di Putin

La Corte penale internazionale avvia le indagini contro Vladimir Putin, il dittatore russo riconosciuto come tale dalla comunità internazionale. Nel suo primo discorso ufficiale sullo stato dell’Unione al Congresso Usa, il presidente americano Joe Biden ha attaccato il gerarca russo, dichiarando: “Pensava di entrare in Ucraina e che il mondo si sarebbe arreso; invece, ha trovato un muro di resistenza. Gli Usa chiudono lo spazio aereo ai voli russi”. Le truppe militari su ordine di Mosca procedono alla conquista delle principali città ucraine, bombardando le città e uccidendo i civili. E mentre a Kyiv (Kiev) viene attaccata una delle sedi televisive più importanti, a Kharkiv, la seconda città del Paese, continuano incessanti i bombardamenti sui quartieri residenziali. Appaiono davvero impressionanti le foto satellitari diffuse dai media americani con le immagini della colonna di oltre sessanta chilometri, fotografate dai satelliti, di soldati e mezzi blindati che marciano verso Kyiv. Il quotidiano Kyiv Idependent attraverso il social network Twitter, riprendendo le informazioni del Servizio statale per le comunicazioni speciali dell’Ucraina, ha riportato che i quartieri residenziali e civili di numerose cittadine sono sotto attacco, nelle zone di Rusanivka, Kurenivka, Boiarka e l’area vicino all’aeroporto internazionale di Kyiv. Inoltre, una forte esplosione è stata sentita anche a Bila Tserkva, una città nella regione di Kyiv, dove è stato colpito un importante deposito di carburante.

L’invasione su larga scala e l’aggressione militare russa al popolo ucraino appaiono alla comunità internazionale sempre più come l’esercizio di un’arroganza militarista e le principali vittime sono e restano i civili. Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha aperto un’indagine sui possibili crimini di guerra e i crimini contro l’umanità che le truppe di Mosca stanno compiendo in Ucraina. L’inchiesta esaminerà anche i crimini commessi prima dell’invasione russa e Karim Khan ha ribadito che “data l’espansione del conflitto negli ultimi giorni, è mia intenzione prendere in considerazione ogni crimine commesso da qualsiasi parte in conflitto, in qualsiasi parte del territorio”. Dinamiche importanti, che partono dal 2014 con le indagini sui crimini compiuti con la repressione violenta delle proteste filoeuropee a Kyiv nel 2013, nel 2014 e sulle accuse di crimini in Crimea, che la Russia ha annesso nel 2014, e nell’Ucraina orientale. D’altronde, il ministro della Giustizia britannico Dominic Raab ha affermato che “per Putin, i suoi collaboratori e i suoi generali ci vuole una nuova Norimberga, vanno condannati all’ergastolo per crimini di guerra in Ucraina”.

Inoltre, la Russia è finita anche nel mirino della Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha dichiarato parzialmente ammissibile il ricorso per le violazioni dei diritti umani compiuti nella Crimea occupata dai russi. L’azione pregiudicata di Putin avrà delle conseguenze enormi sul futuro delle stesse istituzioni russe e riuscire a fermare l’autocrate russo resta l’unica soluzione per non ritrovarci in un domani disastrato e sull’orlo di un nuovo conflitto mondiale.

Aggiornato il 03 marzo 2022 alle ore 11:35