Regno Unito e Ue: raggiunto l’accordo sull’Irlanda del Nord

Intorno alle 15,30 di ieri (ora italiana) è apparso un titolo storico sul sito della Bbc. Deal is done: l’accordo è stato ultimato. Si tratta del Windsor framework, ovvero l’intesa tra Unione europea e Regno Unito sulla revisione del Protocollo per l’Irlanda del Nord, cioè il nodo più complesso tra quelli irrisolti dopo la Brexit. Il patto stretto tra Rishi Sunak e Ursula von der Leyen si articola in tre punti principali. Il primo, riguarda la garanzia di un transito di merci privo di controlli burocratici particolari, tramite una corsia preferenziale – la cosiddetta green line – automatica e priva di ostacoli doganali. A fare eccezione, sono i prodotti “a rischio” di esportazione da Dublino ad altri Paesi Ue: questi, saranno sottoposti a controlli ordinari, passando per il “corridoio rosso” (red line).

Il secondo punto prevede il diritto di accesso preferenziale, per i nordirlandesi, ai prodotti essenziali a marchio britannico, come: medicinali, sementi e piante. Il terzo e ultimo nodo concerne la sovranità degli irlandesi del Nord, veicolata attraverso le proprie istituzioni democratiche, sulle decisioni di Bruxelles che li riguardano, in quanto ancora soggetti al mercato unico europeo, a differenza della Gran Bretagna: potranno esercitare un “freno legislativo” come strumento di salvaguardia. Poi, qualora questa misura d’emergenza dovesse essere attivata, il Governo di Londra potrà in seguito esercitare il diritto di veto.

Però, non tutti gioiscono del Windsor framework. Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, sarà oggi a Belfast per convincere i membri del Democratic unionist party – un partito protestante e conservatore, molto vicino alla causa della Brexit – dell’efficacia del nuovo trattato. Lo riferisce la Bbc. I filo-britannici non hanno del tutto respinto il patto siglato con l’Ue, ma rimangono scettici. Sicuramente, più che in passato c’è stata un’apertura verso l’intesa, ma il Dup avverte che alcune questioni chiave restano da dirimere. Nella sua missione, Sunak dovrebbe prima rispondere alle domande di alcuni lavoratori e poi rilasciare dichiarazioni ai media. La visita, secondo Downing Street, non sarebbe riservata al partito unionista, ma utile per dimostrare sul campo come le riforme concordate beneficeranno l’Irlanda del Nord.

Il Dup ha ammesso che dei “progressi significativi” sono stati compiuti, ma restano alcune “preoccupazioni”. Nel frattempo, il Windsor framework è stato accolto con favore sia dalla maggioranza dei deputati conservatori, sia dall’opposizione parlamentare che dai rappresentanti dei principali settori economici.

Aggiornato il 28 febbraio 2023 alle ore 14:19