Il vertice Italia-Africa e il protagonismo del Marocco

Si è tenuto a Palazzo Madama a Roma il vertice “Italia-Africa. Un ponte per una crescita comune”. Il vertice è stato il primo appuntamento internazionale che si svolge in Italia dall’avvio della presidenza del G7, a testimonianza dell’importanza che l’Italia dà al partenariato con le nazioni del continente africano. È la prima volta, infatti, che la Conferenza Italia-Africa, che finora si è svolta a livello ministeriale, viene elevata a rango di vertice di capi di Stato e di governo.

Ai lavori erano presenti numerosi capi di Stato, di governo e ministri delle nazioni africane, l’Unione africana, oltre ai rappresentanti dell’Unione europea. Hanno partecipato, inoltre, le principali organizzazioni internazionali, a partire dall’Onu, le istituzioni finanziarie internazionali e le banche multilaterali di sviluppo. Intervenendo nel panel sulle energie rinnovabili e sulla transizione energetica, Aziz Akhannouch, presidente del governo del Marocco, ha sottolineato “l’urgenza globale di garantire uno sviluppo sostenibile che combini una crescita economica inclusiva e la lotta cambiamento climatico”. Il Paese nordafricano intende posizionarsi come leader in Africa e nel 2018 aveva annunciato di aumentare la quota di energie rinnovabili prodotta a oltre il 52 per cento nel mix elettrico entro il 2030, una delle più alte quote a livello globale, realizzando 50 progetti operativi, mentre più di altri 60 progetti energetici sono attualmente in fase di sviluppo. Akhannouch ha spiegato che “il Marocco, grazie alla sua posizione geografica e alle sue risorse energetiche rinnovabili, aspira a diventare un attore chiave nello sviluppo del settore dell’idrogeno verde a livello regionale e in conformità con l’impegno con i nostri partner africani”.

Il vertice Italia-Africa è stato l’occasione per riflettere sull’importanza dei diversi progetti di cooperazione avviati dal Regno del Marocco. Dal 2019 il Marocco e l’Etiopia hanno creato una Coalizione per l’accesso all’energia sostenibile al fine di soddisfare i bisogni vitali della popolazione mondiale, in particolare degli abitanti delle regioni isolate dei Paesi meno sviluppati e degli altri Paesi in via di sviluppo, con un forte impatto sull’accesso universale all’energia. Inoltre, il gasdotto Nigeria/Marocco rifornirà 11 Paesi lungo il suo percorso generando beneficio per più di 400 milioni di persone e rafforzando la sovranità energetica dei Paesi interessati. Infine, il capo del governo del Regno del Marocco ha ricordato il partenariato verde Marocco-Ue, firmato nell’ottobre 2022, in materia di transizione energetica e decarbonizzazione dell’economia marocchina, lotta ai cambiamenti climatici e tutela dell’ambiente.

Per l’Italia il vertice assume un’importanza geopolitica centrale: strutturare una cornice politica per potenziare la collaborazione economica e la cooperazione energetica con il continente africano in modo non predatorio, che da qualche settimana ha anche una governance, con una cabina di regia che si riunirà per la prima volta nel corso del mese di febbraio per lavorare sui primi progetti.

Aggiornato il 31 gennaio 2024 alle ore 11:46