È ora di porre fine al jihad dell’Unrwa contro Israele

Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Agenzia per il Soccorso e l’Occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa), ha annunciato di aver deciso di licenziare alcuni dipendenti della sua agenzia dopo che le autorità israeliane hanno fornito informazioni sul loro “presunto” coinvolgimento nel massacro di israeliani perpetrato il 7 ottobre 2023 da Hamas.

“Per proteggere la capacità dell’agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri del personale e di avviare un’indagine per stabilire senza indugio la verità”, ha dichiarato Lazzarini. “Qualsiasi dipendente coinvolto in atti di terrorismo sarà ritenuto responsabile, anche attraverso procedimenti penali”.

Il segretario generale dell’Onu António Guterres si è detto inorridito dalle accuse israeliane.

Guterres ha chiesto al capo dell’Unrwa di indagare sul coinvolgimento dei dipendenti nelle atrocità di Hamas e di “garantire che qualsiasi dipendente dell’Unrwa che ha partecipato o favorito gli attacchi venga immediatamente licenziato e deferito per un potenziale procedimento penale”, ha affermato il portavoce delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric. “Verrà condotta una revisione indipendente urgente e completa dell’Unrwa”.

L’Onu, che ha a lungo ignorato o negato il coinvolgimento dei suoi dipendenti nell’incitamento e nel terrorismo anti-israeliano, ora si finge sconcertata e inorridita per la partecipazione di alcuni dei suoi dipendenti alle atrocità compiute di Hamas, durante le quali furono uccisi 1.200 israeliani, altre migliaia feriti e più di 240 rapiti e condotti nella Striscia di Gaza come ostaggi. Durante la carneficina del 7 ottobre, gli israeliani e altri (si veda qui e qui) vennero brutalmente assassinati, decapitati, mutilati e bruciati vivi.

Le Nazioni Unite non hanno bisogno di avviare un’indagine “per stabilire la verità” sul coinvolgimento dei suoi dipendenti nel terrorismo e nell’istigazione contro Israele. Non c’è motivo per cui le Nazioni Unite e i suoi vertici debbano essere “inorriditi”. Da anni esistono ampie prove dello stretto legame fra l’Unrwa e Hamas, il gruppo terroristico palestinese che prese il controllo della Striscia di Gaza nel 2007. Ora è chiaro che i vertici delle Nazioni Unite mentivano quando hanno affermato di non essere a conoscenza dei legami dei loro dipendenti con i gruppi terroristici. In realtà, lo sapevano, ma hanno fatto del loro meglio per compiacere Hamas.

L’ex capo dell’Unrwa, Peter Hansen, ha ammesso esplicitamente che i membri di Hamas erano probabilmente dipendenti dell’agenzia. “Oh, sono sicuro che ci sono membri di Hamas nel libro paga dell’Unrwa e non vedo perché sia un crimine”, ha detto Hansen alla rete tv Canadian Broadcasting Corporation (Cbc), nell’ottobre 2004. E ha aggiunto: “Hamas come organizzazione politica non significa che ogni membro sia un militante e noi non facciamo controlli politici ed escludiamo le persone in base alle loro convinzioni”.

Negli ultimi anni ci sono stati diversi casi di terroristi palestinesi dipendenti dell’Unrwa o che hanno utilizzato le sue strutture, attrezzature e veicoli per compiere attacchi terroristici. Tra il 2003 e il 2004, tredici palestinesi dipendenti dell’Unrwa furono arrestati per presunto coinvolgimento in attacchi terroristici per conto di una serie di gruppi terroristici, tra cui Hamas. In un caso, Nahed Rashid Ahmed Attalah, responsabile delle forniture alimentari per i rifugiati dell’Unrwa, utilizzò veicoli delle Nazioni Unite e il suo lasciapassare delle Nazioni Unite per aiutare le attività terroristiche dei Comitati di Resistenza Popolare, un gruppo composto da diversi gruppi terroristici nella Striscia di Gaza. Attalah ammise di aver utilizzato in più occasioni il suo veicolo dell’Onu per trasportare armi, esplosivi e terroristi alla scopo di condurre attacchi terroristici contro Israele.

Dall’inizio dell’attuale guerra tra Israele e Hamas, le truppe israeliane hanno rinvenuto decine di ordigni esplosivi nei bagagli dell’Unrwa, oltre a fucili d’assalto e 15 cinture esplosive. I terroristi di Hamas hanno anche sparato dalle scuole dell’Agenzia contro i soldati israeliani.

In una telefonata registrata, nel dicembre 2023, un palestinese della Striscia di Gaza dice a un ufficiale israeliano: “Hamas è coinvolto in tutto. Hamas ha messo le mani sugli addetti all’amministrazione dell’Unrwa. Hamas gestisce l’Unrwa. È responsabile dell’agenzia. Dal giorno in cui Hamas è salito al potere, ha preso il controllo di tutto. I dipendenti dell’Unrwa provengono da Hamas. I capi dipartimento e gli alti funzionari sono membri di Hamas”.

In un momento di rara onestà, nel 2021, l’Onu riconobbe che nei programmi scolastici si faceva riferimento a Israele come il nemico, veniva insegnato ai bambini la matematica contando i terroristi martiri, e nelle lezioni di grammatica araba veniva inclusa la frase “il jihad è una delle porte del Paradiso”.

Nonostante l’ammissione, l’Onu non ha adottato misure sostanziali per porre fine all’incitamento anti-israeliano e, nonostante le rivelazioni, i terroristi di Hamas travestiti da insegnanti hanno continuato a lavorare per le scuole dell’Unrwa, nella Striscia di Gaza.

Di recente, le Forze di Difesa israeliane hanno scoperto copie di lettere indirizzate dal braccio armato di Hamas al Ministero dell’Istruzione controllato da Hamas, in cui si chiedeva che gli insegnanti fossero esentati dalla partecipazione ad esercitazioni di “addestramento militare”. La conseguenza è che molti insegnanti palestinesi sono stati assunti dall’Unrwa.

In una lettera si legge: “Oggetto: Tolleranza sull’orario di lavoro

Per quanto concerne la questione sopra menzionata, vi chiediamo di garantire al fratello Nur-Aldin Naim Mahmoud Siam, che lavora presso la scuola superiore Aljanan (come insegnante di matematica), un orario di lavoro flessibile, in considerazione dell’incarico con noi sono necessari costanti follow-up”.

In un’altra lettera scritta dal braccio armato di Hamas e indirizzata al Ministero dell’Istruzione si legge:

“Oggetto: Concessione di permessi

Per quanto concerne la questione sopra menzionata, vi chiediamo di concedere un permesso al fratello Moataz Abed-Alrazk Muhammad Alfara, che lavora presso l’amministrazione dell’istruzione a ovest di Khan Yunis, poiché abbiamo bisogno di lui per l’addestramento militare in data 28/09/2023. Questa data non è flessibile”.

Un Watch, un’organizzazione non governativa il cui mandato è monitorare l’operato delle Nazioni Unite e delle sue agenzie, ha rivelato il 10 gennaio che gli insegnanti dipendenti dell’Unrwa nella Striscia di Gaza hanno celebrato il massacro di Hamas e hanno elogiato gli assassini come “eroi”. Gli insegnanti hanno anche glorificato “l’educazione” ricevuta dai terroristi, condividendo gongolanti le foto di israeliani morti o rapiti e sollecitando l’esecuzione degli ostaggi.

Secondo Un Watch, in un gruppo Telegram composto da 3 mila insegnanti dell’Unrwa nella Striscia di Gaza, sono stati rinvenuti migliaia di post inneggianti all’odio. Questi 3 mila si aggiungono ai 133 educatori e membri dello staff dell’Unrwa che sono stati smascherati per aver promosso l’odio e la violenza, nell’ultimo rapporto di Un Watch del marzo 2023.

Nel gruppo Telegram, l’insegnante dell’Unrwa aseem Ula, che pubblica regolarmente post sugli stipendi, ha condiviso la foto di un giubbotto suicida imbottito di esplosivo, con la didascalia: “Aspettate, figli dell’ebraismo”. Ha inoltre incensato il terrorista di Hamas Akram Abu Hasanen come “amico” e “fratello” e ha pregato Dio di “ammetterlo in Paradiso senza essere giudicato”.

L’insegnante dell’Unrwa Shatha Husam Al-Nawajha ha detto dei terroristi di Hamas: “Hanno allattato il Jihad (guerra santa) con il latte della loro madre. Che Allah conceda loro la vittoria”.

L’insegnante dell’Unrwa Abdallah Mehjez: “Svolge il lavoro di Hamas esortando i civili di Gaza a Non prestare ascolto ai moniti di allontanarsi dal pericolo, e a fungere invece da scudi umani. Prima dell’Unrwa, questo complice terrorista lavorava per la Bbc...”.

“Questo è il motivo principale dell’incitamento degli insegnanti dell’Unrwa al terrorismo jihadista”, ha affermato Hillel Neuer, direttore esecutivo di Un Watch.

La chat di gruppo su Telegram, creata per sostenere gli insegnanti dell’Unrwa, contiene decine di file con nomi del personale, numeri identificativi, orari e materiale didattico. Eppure, gli insegnanti dell’Unrwa condividono regolarmente video, foto e messaggi che incitano al terrorismo jihadista e celebrano apertamente il massacro di Hamas e lo stupro di civili. Quando Un Watch ha denunciato il gruppo sui social media, i funzionari delle Nazioni Unite hanno negato che gli insegnanti lavorassero per l’Unrwa. “Cinque giorni fa, abbiamo denunciato un gruppo Telegram di 3mila insegnanti dell’Unrwa a Gaza, che condivideva messaggi pieni di elogi per il massacro di Hamas del 7 ottobre. L’Unrwa ha messo in dubbio che lavorino per loro. Il portavoce delle Nazioni Unite ci ha denigrato”, ha scritto Neuer.

“I membri e gli amministratori del gruppo fanno effettivamente parte dell’Unrwa... Gli amministratori del gruppo includono Safaa Mohammad Al Najjar di Rafah (Id Unrwa n. 30026166). Spesso (la donna, ndr) condivide informazioni amministrative sull’Unrwa con il gruppo, inclusi gli elenchi dei dipendenti Unrwa... Si rammenti che la posizione dell’Unrwa, nelle parole del (suo portavoce, ndr) @Adnan_Hasna, è che ‘Non sappiamo chi c’è in questo gruppo Telegram’. Nel corso della mia carriera militare ho lavorato a lungo con l’Unrwa sia in Cisgiordania che a Gaza”, ha commentato il tenente colonnello della riserva Peter Lerner. “Il mio ruolo di ufficiale più anziano in grado, incaricato di intermediazioni umanitarie, era quello di facilitare le operazioni umanitarie. Sono stato un sostenitore nell’establishment della difesa e nel corso degli anni sui social media mi sono speso per sostenere l’importanza dell’attività dell’organizzazione. (...) Ora è il momento della riforma. Riforma del risanamento, in modo che le menti dei bambini palestinesi non possano più essere avvelenate. Affinché possa esserci una visione condivisa di pace in questa terra. Pertanto, la leadership palestinese si assuma le proprie responsabilità (e non le deferisca alle Nazioni Unite). Così il termine rifugiato non verrà sfruttato per cancellare il legame con questa terra da parte dell’uno o dell’altro”.

Gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, l’Australia, l’Italia, la Germania, i Paesi Bassi, la Svizzera e la Finlandia sono i Paesi che finora hanno sospeso i finanziamenti all’Unrwa in risposta alle rivelazioni del coinvolgimento dei dipendenti dell’Unrwa nel terrorismo contro Israele. I contribuenti occidentali non dovrebbero finanziare gruppi terroristici mascherati da organizzazioni umanitarie. Queste organizzazioni sono state a lungo al servizio dei regimi antisemiti e degli estremisti islamici che cercavano di distruggere l’unico Stato ebraico al mondo. Resta ora da vedere se questi Paesi si rifiuteranno di cedere alle pressioni dei palestinesi affinché rinnovino i finanziamenti all’Unrwa.

L’idea che membri dello staff dell’Unrwa siano stati coinvolti, abbiano celebrato, sostenuto e fornito assistenza nell’imprigionamento degli ostaggi di Hamas è rivelatrice. Uno degli ostaggi rilasciati nel novembre 2023 è stato tenuto per 50 giorni nella soffitta di un insegnante dell’Unrwa. L’insegnante ha rinchiuso la vittima, gli ha fornito a malapena il cibo e ha trascurato le sue esigenze mediche.

I dipendenti licenziati sono soltanto l’inizio. L’Unrwa è stata fondata per sostenere il soccorso e lo sviluppo umano dei rifugiati palestinesi, non per sostenere lo sviluppo del terrorismo. È vergognoso che il mondo abbia impiegato così tanto tempo per prendere posizione quando ciò che stava accadendo era sotto gli occhi di tutti. Gli insegnanti dell’Unrwa che hanno celebrato il massacro degli israeliani hanno semplicemente agito in base a ciò che insegnano da anni ai loro studenti. Gli insegnanti sono complici nella promozione e nell’insegnamento dell’ideologia di Hamas. Hanno dimostrato come l’Unrwa sia diventata un’arma del terrorismo e del jihad contro Israele.

Si può solo sperare che l’amministrazione Biden si renda conto ora del grave errore commesso nel 2021 quando annunciò la ripresa dell’assistenza statunitense all’Unrwa. L’amministrazione Trump aveva sospeso i finanziamenti all’Agenzia dopo averla accusata di essere “piena di sprechi, frodi e sostegno al terrorismo”.

È arrivato il momento di smantellare l’Unrwa e porre fine alla farsa dei “profughi” palestinesi. Non ci sono veri rifugiati. Ci sono milioni di palestinesi che vivono, spesso in condizioni indicibili (in modo che Israele possa essere incolpato), sotto il controllo dell’Autorità Palestinese e di Hamas, in Libano, Siria e in Giordania.

Sono le Nazioni Unite che consentono e perpetuano questo abuso dei diritti umani. Questi palestinesi vivono sotto regimi palestinesi e arabi che da tempo avrebbero dovuto assorbirli invece di tenerli nei “campi profughi” con l’euforica promessa “umanitaria” che un giorno inonderanno Israele, trasformando gli ebrei in una minoranza perseguitata nel loro stesso Paese, provocandone quindi la scomparsa.

(*) Tratto dal Gatestone Institute – Traduzione a cura di Angelita La Spada

(**) Nella foto il commissario generale dell’Unrwa Philippe Lazzarini parla al Global Refugee Forum, a Ginevra, in Svizzera, il 13 dicembre 2023 (foto di Jean-Guy Python/Pool/Afp via Getty Images)

Aggiornato il 08 febbraio 2024 alle ore 09:27