Il ministro della Difesa tedesco ha accusato Putin di “guerra dell’informazione”

Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha definito la pubblicazione della registrazione di una conversazione avvenuta tra alti ufficiali delle forze armate tedesche sulla possibile fornitura di missili Taurus all’Ucraina una “prova della guerra d’informazione condotta dal presidente russo Vladimir Putin”. Il primo marzo la registrazione è stata pubblicata su Internet da Margarita Simonyan, caporedattrice del canale statale russo Rt. Domenica 3 marzo il ministro della Difesa tedesco ha commentato la situazione. Ha chiesto una risposta forte all’intercettazione audio. “Stiamo parlando di un attacco ibrido a scopo di disinformazione, stiamo parlando di un tentativo di dividerci, di distruggere la nostra coesione. Non dobbiamo soccombere ai trucchi di Putin. Pertanto, dobbiamo reagire con attenzione, ma non per questo meno decisivamente”, ha detto Boris Pistorius.

Il ministro ritiene che il giorno in cui è stata pubblicata la conversazione sia stato scelto deliberatamente. Secondo il ministro tedesco, questa potrebbe essere stata una strategia per distogliere l’attenzione dal funerale di Alexei Navalny e dalla rivelazione dei particolari emersi nel corso dell’indagine sul manager di Wirecard, Jan Marsalek. Era proprio Jan Marsalek a gestire una rete di spie bulgare per la Russia, che aveva penetrato il Regno Unito e l’Europa. L’indagine aveva smascherato la rete composta da cinque cittadini bulgari che lavoravano per il Cremlino. Gli investigatori avevano scoperto che a reclutare e coordinare le spie di Mosca c’era il manager austriaco Jan Marsalek. Recentemente, si è appreso che, per sfuggire alle autorità giudiziarie europee, Marsalek è stato aiutato dai servizi russi che gli hanno fornito documenti falsi. Il passaporto, rilasciato a nome di un sacerdote ortodosso russo, Konstantin Bayazov, in una delle filiali di Mosca, è stato ritirato da una donna che lavorava per l’Fsb. Marsalek ha visitato la Crimea con lei poco dopo la sua fuga dall’Ue.

L’indagine ha anche rivelato che nel 2014 Marsalek, tramite la sua fidanzata russa, Natalia Zlobina, ha incontrato Stanislav Petlinsky, che lo ha presentato ai membri dell’intelligence militare russa Gru. Zlobina, che in precedenza lavorava come modella porno, è stata assegnata a Marsalek con l’obiettivo di reclutarlo per i servizi segreti russi. “Putin vuole dividerci nella politica interna. Alla fine, la cosa decisiva sarà che resteremo uniti”, ha sottolineato il ministro della Difesa tedesco. Allo stesso tempo, Boris Pistorius ha criticato le richieste dei parlamentari di condurre un’indagine in una commissione speciale del Bundestag. Secondo il ministro, in questo caso, bisogna tenere presente le possibili difficoltà, visto che si tratta di informazioni riservate.

Pistorius ha sottolineato che si aspetta nei prossimi giorni informazioni dettagliate dal Dipartimento di controspionaggio militare (Mad) sulle indagini circa quanto accaduto. È necessario verificare se siano state violate le norme di sicurezza elettronica e se siano state trasferite informazioni riservate. Solo allora sarà possibile parlare delle conseguenze, anche a livello del personale, ha osservato il ministro. Pistorius ha chiarito che considera una esagerazione le possibili dimissioni del comandante in capo dell’Aeronautica, Ingo Gerhartz. Venerdì il caporedattore di Rt, Simonyan, ha pubblicato online la registrazione di una conferenza audio di alti ufficiali della Bundeswehr. Il generale Ingo Gerhartz avrebbe discusso con tre suoi colleghi la fattibilità tecnica della fornitura e della programmazione dei missili Taurus per l’Ucraina. Allo stesso tempo, come possibile obiettivo, nel corso della conversazione vengono menzionati il ponte di Crimea e i depositi di munizioni dell’esercito russo.

Il giorno successivo, 2 marzo, un rappresentante del Ministero della Difesa ha confermato l’avvenuta intercettazione. Tuttavia, ha sottolineato che è impossibile confermare pienamente l’autenticità della stessa. Il rappresentante del Ministero non ha escluso la possibilità di manipolazione dell’audio. Anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha dichiarato sabato che l’incidente è molto grave e ha promesso una rapida indagine. L’audioconferenza si è tenuta sulla piattaforma Webex. Boris Pistorius, commentando la situazione il 3 marzo, ha affermato di non avere informazioni sulle intercettazioni di altre conversazioni. Allo stesso tempo, il ministro ha sottolineato che è necessario verificare se sia consentito tenere conferenze su questa particolare piattaforma. Secondo Pistorius, la maggior parte delle informazioni discusse nella conversazione erano, in generale, già note.

Alla vigilia della pubblicazione della conversazione, il cancelliere Scholz aveva ribadito il suo rifiuto di fornire missili Taurus all’Ucraina. Secondo la giornalista russa Margarita Simonyan, la conversazione sarebbe stata registrata il 19 febbraio. L’audioconferenza avrebbe avuto luogo prima del briefing del Governo tedesco e della dichiarazione del cancelliere che si rifiutava di fornire i missili Taurus. Apparentemente, le argomentazioni dei militari non convinsero Scholz e lui rimase del parere di non fornire questo sistema d’arma all’Ucraina.

(*) Docente universitario di Diritto internazionale e normative sulla sicurezza

Aggiornato il 04 marzo 2024 alle ore 10:47