“Primo vascular system” e meridiani: l’energia ci pervade

Il Dna risuona elettromagneticamente. È una struttura dinamica, nel senso che muta nel tempo. Produce diversi segnali, ed è fonte di biofotoni (luce/energia) al momento della sua replicazione. Le nostre cellule risuonano trasmettendo dati senza alcun passaggio di materia. L’insieme delle frequenze oscillatorie di enzimi, ormoni, citochine, Dna, proteine genera fenomeni bioelettrici – una attività elettrica coerente di gruppi di cellule – con gerarchie sempre più complesse di segnali di varia frequenza che percorrono i nostri organismi viventi e che rivelano una sorta di reticolo di informazioni sul nostro metabolismo cellulare, si chiama “omeostasi elettromagnetica”. Cosa ci rende vivi o morti? Questa energia che ci pervade – da vivi – il “motore” della nostra vita e vitalità. Il fisico tedesco Fritz Albert Popp, nel suo libro “Come le cellule comunicano tra loro”, ha stigmatizzato che “i biofotoni sono emessi dall’organismo in tutti i suoi processi vitali” e che “i processi vitali sono mantenuti da oscillazioni coerenti della materia”. La malattia, ha scritto Popp, prima di manifestarsi con i sintomi organici, è un disturbo ed un disordine del nostro campo elettromagnetico, vale a dire biofotonico ed energetico. In pratica le oscillazioni scorrette – patologiche – determinano regolazioni alterate dell’organismo che determinano la malattia. Il Qi cinese – l’energia vitale – circola lungo una fitta rete di canali, i meridiani, da cui l’agopuntura che opera tramite aghi negli agopunti disseminati lungo tali canali. Kim Bong-Han, medico coreano, nei primi anni del Novecento, ci ha lasciato cinque importanti libri in cui ha descritto proprio questa fitta rete di canali minuti che non appartiene né al sistema circolatorio del sangue, né al sistema linfatico. Si tratta di un sistema completamente nuovo composto da nodi e tubuli – “Kyung Rack System” o sistema di Bong Han – che lui stesso identificò con i punti ed i meridiani dell’agopuntura cinese.

Solo nel 2010 alcuni ricercatori sudcoreani hanno ripreso gli studi di Bong-Han e hanno confermato l’esistenza del sistema di dotti chiamandolo “Primo vascular system”. Esso è formato da vasi o dotti di circa 5-10 nanometri e da corpuscoli o nodi dotati di più sottosistemi dettagliatamente descritti. Tali dotti e corpuscoli trasportano un liquido trasparente che si muove molto lentamente – 0,3 millimetri al secondo – ricco di microframmenti di Dna di circa 1-2 nanometri e di lipidi e aminoacidi. Il “Primo vascular system” riceve segnali interni ed esterni. Gli esterni provengono dall’ambiente sotto forma di onde elettromagnetiche, quelli interni sono il prodotto di processi metabolici e consistono in segnali bioelettrici, bio-elettromagnetici e in campi acustici, il linguaggio del nostro corpo. I sistemi vascolare e nervoso si formano sulla base/matrice del “Primo vascular system”, gli si formano letteralmente intorno. Dopo che sono sviluppati tutti gli organi del corpo, il “Primo vascular system” rimane connesso con gli apparati e i sistemi, continuando a controllarli. Tali canali possono trasferire una elevatissima quantità di informazioni. I biofotoni ci attraversano in lungo e in largo tramite i canali di Bong-Han nel nostro organismo, ed entrano ed escono solo lungo i punti dell’agopuntura. Bong-Han ha lasciato scritto che è il sistema stesso dei meridiani responsabile della formazione dell’embrione, avendo scoperto che i canali cominciano a svilupparsi entro sole quindici ore dal concepimento nell’embrione di pollo. Tali canali sembrano dirigere lo sviluppo di tutti i nostri organi interni. I punti dell’agopuntura ed i centri organizzativi dell’embrione coincidono, sono entrambi aree a conduzione elettrica con una elevata densità di organelli cellulari necessaria alla comunicazione cellulare. I punti attivi dell’agopuntura, coincidenti con il sistema identificato da Bong-Han, sono una specie di regolatori del flusso elettrico nei nostri organismi (l’ago dell’agopuntura ripristina il sistema energetico, il passaggio equilibrato dell’energia). Si intercetta cioè il nostro flusso energetico vitale. È stata dimostrata la radioattività intorno agli agopunti.

Le sue vie anatomiche sono formate da strutture tubolari con diametro dai venti ai cinquanta millimicron – rilevabili solo con il microscopio elettronico – che hanno pareti costituite di una sostanza trasparente incolore. Sono presenti dappertutto, non solo nelle loro linee basi superficiali, sul derma; sono nel mesoderma, intorno ai vasi sanguigni e linfatici, sulla superficie e all’interno di tutti i nostri organi. Bong-Han le ha suddivise in vie extra ed intra vascolari, extra ed intra viscerali, extra ed intra linfatiche, extra ed intra nervose, dimostrandone la presenza in tutto l’organismo. L’energia, nella fisica classica e quantistica, nella biofisica (lo yin e yang ovvero forze opposte e complementari cinesi), scorre come un fiume dentro di noi dandoci la vita, rendendoci e mantenendoci vivi; scorre attraverso queste vie – cosiddette la “quarta via” – modulando il nostro stato di salute con il suo flusso. Tale flusso fluido fluisce dinamicamente e incessantemente: è la via maestra dell’energia vitale di tutti noi, di tutti gli organismi viventi. Un’energia che si può guidare, stabilizzare, convogliare, corrispondendo inconfutabilmente ai meridiani cinesi. Di notevole importanza è il fatto che diversi studi hanno confermato che il “Primo vascular system” contiene diversi tipi di cellule staminali incluse le cellule staminali ematopoietiche putative – importanti perché esprimono marcatori di cellule staminali pluripotenti – e, nelle persone affette da patologia tumorale, particolari cellule cancerose. Le cellule tumorali potrebbero utilizzare il “Primo vascular system” per invadere le regioni più remote dell’organismo. Sembra che prima si sviluppino intorno al tumore nuove reti di Bong-Han e, solo successivamente, la neovascolarizzazione. Si ritiene che le cellule – cosiddette “primo microcell” – attraverso il “Primo vascular system” migrino nei tessuti e negli organi danneggiati ed attivino la rigenerazione dei tessuti e degli organi, tale è anche la funzione delle cellule staminali residenti nei tessuti.

Tali cellule – “primo microcell” – incrementano la loro velocità di movimento in maniera significativa quando esposte alla luce ultravioletta di 360 nanometri, mentre la luce visibile non ha questo effetto. Le cellule “primo microcell“ appaiono come cellule staminali embrionali molto piccole, sono state rilevate nel 2008 da Helen Ratajczak nel midollo osseo di topo. Tali cellule “primo microcell” contengono frammenti di Dna (i loro cromosomi sono tuttavia incompleti nel numero e nella struttura). Dentro il “Primo vascular system” non solo ci sono cellule “primo microcell” ma anche cellule staminali pluripotenti adulte e cellule staminali ematopoietiche. Nel midollo osseo sono state identificate numerose cellule staminali, le “very small embryonic-like stem cells” – sono pluripotenti rare – le staminali adulte multi-potenti, cellule staminali mesenchimali e cellule progenitrici endoteliali. Le “very small embryonic-like stem cells” sono immerse in una matrice abbondante di acido ialuronico che riempie i duttuli e i nodi di Bong-Han e, con un esperimento sui topi con ischemia cerebrale, è stato dimostrato che possono differenziarsi in cellule neuronali, in grado cioè di riparare le lesioni ischemiche del cervello, le cellule sono state inserite nelle vene della coda del topo e sono state rilevate nell’ippocampo danneggiato. Siamo esseri di energia. Studiando ed indagando l’energia che ci pervade possiamo arrivare a capire la vita e la morte di noi e di tutti gli esseri viventi su questa nostra terra. Per non parlare delle straordinarie ed eccezionali applicazioni mediche che, nel frattempo, ci aspettano.

Aggiornato il 18 dicembre 2020 alle ore 11:46