Corsa alla tecnologia: dalla tv agli smartphone

È iniziato lo slalom tra i canali della televisione. Quali cambiamenti porterà la rivoluzione tecnologica per trasmettere contenuti in tivù tramite il digitale satellitare e il digitale terrestre?

La data del distacco tra il vecchio modello e il nuovo è già stata fissata dal Ministero dello Sviluppo economico: a partire dal 20 giugno 2022 la ricezione dei programmi sarà possibile soltanto se verranno utilizzati apparecchi televisivi o decoder di nuova generazione.

Cosa succederà in concreto? Almeno circa 20 milioni di televisori dovranno essere cambiati. Tutti quelli cioè che non saranno compatibili con i nuovi standard di trasmissione e di codifica.

La sigla, che tutti gli italiani impareranno a conoscere a partire dal 2021, è “Dvb-T2” che significa Digital video broadcasting che aggiorna tutti i requisiti per avere un segnale video e audio più pulito.

Perché questa innovazione? Serve per liberare la frequenza della banda 700 Mhz per consentire l’utilizzo, su larga scala, del segnale del “5G”, come fu stabilito in un decreto ministeriale del 2018. Fare spazio al “5G” significa che una serie di canali televisivi devono spostarsi su altre frequenze e altre numerazioni.

Tutto semplice? Non proprio. Bisogna in primo luogo controllare se il nostro televisore di casa è stato acquistato prima del 2017 (quelli acquistati dopo sono già predisposti), in secondo luogo vedere se sui canali 100 e 200 (rispettivamente Rai e Mediaset) compare la scritta “test Dvb-T2/ Hevc”.

In questo caso significa che il nostro televisore è compatibile con i nuovi standard di trasmissione. Altrimenti sarà necessario cambiarlo oppure sostituire il vecchio decoder con uno della nuova generazione, abilitato per la visione di programmi ad alta definizione.

Il cambiamento dello standard di trasmissione dovrebbe comportare un miglioramento della qualità delle trasmissioni e dell’audio.

Per essere informati sulle novità il Mise ha avviato una campagna di comunicazione e organizzato un tavolo tv con i rappresentanti delle istituzioni, degli operatori televisivi e delle associazioni di categoria.

Quanto incasserà lo Stato dalla rottamazione, volontaria, delle frequenze televisive? Per ora non è facile prevedere quale sarà il giro d’affari che va dalla road map allo switch-off che significa dall’inizio 2021 al giugno 2022 del passaggio al nuovo standard di trasmissione televisiva.

Ci saranno ripercussioni sui modelli di produzione dei programmi radio e tv? In genere il miglioramento delle tecnologie comporta un salto di qualità anche dei contenuti. I consumi televisivi stanno crescendo, grazie anche al Covid.

La concorrenza si fa accesa. Aumenta anche l’uso dello streaming sia per vedere contenuti on demand sia per vederli in modalità lineare grazie alla visione individuale dello smartphone. In primavera anche la cinese Huawei si appresta a lanciare il nuovo P50 Pro per non restare indietro a Hiaomi che ha immesso sul mercato la nuova serie a cui seguirà il Galaxy S21 della Samsung, lo smartphone con fotocamera selfie in display, altoparlante innovativo e tastiere per scrivere più velocemente.

La corsa dei giovani è soprattutto ad utilizzare uno smartphone touch per svago e lavoro al fine di sfruttare meglio il tempo a propria disposizione, impiegando il meno possibile per compilare documenti e inviare email.

Grande consenso sta riscontrando il social cinese TikTok (fondata nel 2015, l’app ha già superato un miliardo di utenti in tutto il mondo) grazie al quale gli utenti possono creare brevi clip musicali di durata variabile (massimo 60 secondi) e aggiungere effetti particolari ai loro video, utilizzando l’intelligenza artificiale.

Aggiornato il 07 gennaio 2021 alle ore 10:02