Ransomware, a gennaio Italia terza al mondo per attacchi

L’Italia è uno dei Paesi al mondo più colpiti dagli attacchi ransomware. Lo rivela un’analisi degli esperti di sicurezza di Trend Micro. A gennaio, il nostro Paese è stato il terzo per numero di attacchi, con un 4,84 per cento sul totale di 785mila. L’Italia è preceduta solo da Stati Uniti (31,60 per cento) e Francia (5,94 per cento) ed è al pari dell’India (4,83 per cento). A febbraio la percentuale italiana è scesa leggermente, al 3,55 per cento su 1.184mila di attacchi ransomware a livello globale, preceduta da Stati Uniti (24,81 per cento), Turchia (9,76 per cento), Giappone (8,96 per cento), Russia (5,98 per cento), India (4,63 per cento) e Olanda (3,82 per cento).

Solo qualche settimana fa, parte della rete informatica di Rfi, società del gruppo di Ferrovie dello Stato che si occupa delle infrastrutture, era stata colpita da un ransomware che aveva bloccato macchine self service e biglietterie nelle stazioni. A settembre 2021, un ransomware ha bloccato il sistema informatico dell’Ospedale San Giovanni di Roma. Un mese dopo era toccato alla Siae e alla storica azienda produttrice di snack, San Carlo. Nella ricerca di Trend Micro si evince come i settori più colpiti dai ransomware in Italia siano la produzione, la Pubblica amministrazione e i servizi finanziari.

Per quanto riguarda i malware, nei mesi di gennaio e febbraio l’Italia è stata colpita da oltre 17 miliardi di attacchi totali (17.707.911). I dati sono frutto delle analisi della Smart Protection Network, la rete di intelligence globale di Trend Micro che individua e analizza le minacce e aggiorna costantemente il database online relativo agli incidenti cyber.

Aggiornato il 13 aprile 2022 alle ore 16:03