Microsoft, multa da 20 milioni per la raccolta dati dei minori

Microsoft è stata multata per violazione della privacy dei minori iscritti su Xbox. Secondo la Federal Trade Commission statunitense, dal 2015 al 2020, il gruppo avrebbe raccolto dati dai bambini di età inferiore ai 13 anni che si sono iscritti al suo sistema di gioco senza il permesso dei genitori, conservando le informazioni. Microsoft ora dovrà pagare una multa da 20 milioni di dollari per superare le accuse delle autorità americane. Per aprire un account, gli utenti dovevano fornire il proprio nome e cognome, un indirizzo e-mail e la data di nascita. Una pratica che, per la Ftc, ha violato il Children’s Online Privacy Protection Act (Coppa), che impone invece il consenso dei genitori. “Il nostro ordine proposto rende più facile per i genitori proteggere la privacy dei propri figli su Xbox e limita le informazioni che Microsoft può raccogliere e conservare sui bambini”, ha affermato Samuel Levine, capo del Bureau of Consumer Protection della Ftc.

“Questa azione dovrebbe anche chiarire abbondantemente che gli avatar dei bambini, i dati biometrici e le informazioni sulla salute non sono esenti dal Coppa”, ha aggiunto Levine. In base alla proposta di ordinanza presentata dal Dipartimento di Giustizia, per conto della Ftc, Microsoft sarà tenuta a prendere diverse misure per rafforzare la protezione della privacy per gli utenti minorenni del suo sistema Xbox. L’ordinanza estenderà le protezioni previste dal Coppa agli editori di giochi con cui Microsoft condivide i dati dei bambini. Inoltre, l’ordinanza chiarisce che gli avatar generati dall’immagine di un bambino e le informazioni biometriche e sanitarie saranno coperti dal Coppa, se raccolti con altri dati personali. L’ordinanza dovrà essere approvata da un tribunale federale prima che possa entrare in vigore.

Aggiornato il 06 giugno 2023 alle ore 14:01