Videogiochi, l’Intelligenza artificiale rimpiazza i dipendenti

Le aziende del settore videoludico continuano a liquidare i propri dipendenti. Nel corso del 2023, qualcuno si è chiesto se questo non fosse proprio a causa del maggior utilizzo delle Ia nella produzione dei videogiochi. Il rapporto della Game developers conference 2024, pubblicato ieri, sembrerebbe confermare questi timori. Il sondaggio ha preso in considerazione il punto di vista di oltre 3mila addetti ai lavori. Sebbene questo sondaggio venga portato avanti con cadenza annuale da più di una decade, è la prima volta che agli intervistati è stato chiesto dell’utilizzo di intelligenze artificiali generative come Chatgpt, Dall-e e Adobe generative fill nel loro lavoro. E il 49 per cento dei partecipanti ha confermato che le Ia sono attualmente in uso nelle rispettive aziende. Per la precisione, il 31 per cento degli intervistati ha utilizzato e utilizza questi strumenti personalmente, mentre il restante 18 per cento ha affermato che vengono usati da i loro colleghi.

L’indagine, portata avanti in collaborazione con Omdia, ha evidenziato che la percentuale di chi fa uso di Intelligenza artificiale cambia notevolmente a seconda del settore aziendale in cui ci si trova. Il 44 per cento dei dipendenti del settore finanziario ha dichiarato di adoperare strumenti di intelligenza artificiale, rispetto al 16 per cento di quelli specializzati nelle arti visive e al 13 per cento dei dipartimenti di narrativa e scrittura. C’è anche chi lavora in case di produzione che non utilizzano le Ia – il 38 per cento dei partecipanti al sondaggio – di cui il 15 per cento ha però ammesso che i propri datori di lavoro sarebbero interessati ad esplorare questa possibilità. Un restante 12 per cento degli intervistati ha affermato che l’Intelligenza artificiale non è ammessa sul posto di lavoro. Questo dato sale al 21 per cento per coloro che lavorano presso le aziende produttrici di titoli AAA (ovvero con un budget di sviluppo e marketing elevati).

Resta il fatto che solo il 12 per cento dei 3mila partecipanti al sondaggio non è preoccupato riguardo all’utilizzo dell’Ia nella propria azienda. Il 42 per cento, invece, ha dichiarato di essere “molto preoccupato” per l’etica dell’uso delle Ia nello sviluppo dei videogiochi, mentre un ulteriore 42 per cento si ritiene “piuttosto preoccupato”. Finora, le aziende, non avrebbero una politica ufficiale a proposito di questi strumenti generativi. Anche se gli sviluppatori affermano che l’Intelligenza artificiale verrebbe usata solamente per assistere nella scrittura dei codici e nell’automazione di attività ripetitive, gran parte dei dipendenti (di quelli rimasti) auspicherebbe perlomeno ad una regolamentazione più chiara di questi strumenti tanto potenti quanto pericolosi.

Aggiornato il 19 gennaio 2024 alle ore 16:53