Arriva Berlusconi: cresce il Pdl

Netto miglioramento, nell’ultimo sondaggio di Spincon.it, per il job approval di Mario Monti. Rispetto alla scorsa settimana, il premier guadagna il 3,4% e passa dal 38,8% al 42,2%. Trend positivo anche per il governo nel suo complesso: i cittadini che esprimono un giudizio favorevole sull’operato dell’esecutivo passano infatti dal 34,8% al 38,3% (+3,5%). Se prendiamo però in considerazione il differenziale tra chi esprime un giudizio “molto positivo” e chi ne esprime uno “molto negativo” (il sondaggista statunitense Scott Rasmussen definisce questo parametro “approval index”), Monti resta inchiodato al -21,5% (con una flessione di un punto decimale rispetto alla scorsa settimana), mentre il governo migliora la propria performance passando dal -28,5% al -27,5% (+1,0%).

Resta forte, insomma, la “polarizzazione” nel giudizio degli italiani su premier e governo, ma merita di essere segnalato il fatto che la percentuale di cittadini che esprime un giudizio “molto positivo” sull’operato del premier è quasi raddoppiata nell’ultimo mese. Disaggregando il job approval del governo in base all’orientamento politico degli intervistati, infine, si nota come il livello di popolarità di Monti sia in crescita nell’elettorato di centrodestra e tra gli elettori che simpatizzano con il Terzo polo, mentre è sostanzialmente stabile nell’elettorato di centrosinistra.

Per quanto riguarda le intenzioni di voto per i partiti, il sondaggio di Spincon.it registra una leggera del centrodestra e del Pdl in particolare. A livello di coalizione, un ipotetico centrodestra (Pdl, Lega, La Destra, Grande Sud e Fiamma tricolore) raggiungerebbe oggi il 30,1%, guadagnando l’1,5% rispetto alla scorsa settimana. Stabile al 39,2%, invece, il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Verdi e Psi). In crescita anche il Terzo Polo (Udc, Fli, Api ed Mpa), che recupera lo 0,6% e arriva al 9,1%. Sensibile flessione, invece, del Movimento 5 Stelle, che questa settimana si ferma al 13,8%, perdendoil 2,4% rispetto alla scorsa settimana. Partendo da destra, Il Popolo della Libertà passa dal 16,9% al 18,0% (+1,1%), invertendo - almeno temporaneamente - il trend negativo delle ultime settimane ma restando comunque molto lontano dal risultato raccolto alle elezioni politiche del 2008 (37,3% alla Camera). In crescita anche la Lega Nord, che passa dal 6,7% al 7,3% (+0,6%). Mentre accusa una flessione la La Destra di Francesco Storace, che perde quasi mezzo punto percentuale (-0,4%) e si ferma al 3,8%. Un punto decimale, infine, lo guadagnano le altre due formazioni minori del centrodestra: Grande Sud (0,6%) e Fiamma tricolore (0,4%).

A sinistra, sale il Partito democratico, che guadagna lo 0,7% rispetto alla scorsa settimana e si porta al 26,7%, confermandosi nettamente come il primo partito italiano. Cresce anche Sinistra Ecologia e Libertà, che recupera due punti decimali per arrivare al 5,7%. Perdono punti decimali, al contrario, gli altri partiti del centrosinistra: l’Italia dei valori cala dello 0,2% e si ferma al 4,8%; flessione dello 0,3% per Verdi (1,5%) e Partito socialista (0,5%). Panorama variegato nel Terzo Polo. Cresce sensibilmente l’Udc, che guadagna lo 0,6% e arriva al 6,3%, perde colpi l’Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli, che lascia per strada un punto decimale e arretra allo 0,2%. In leggera crescita Mpa (0,4% con un +0,1%). Stabile, ma con una performance niente affatto positiva, Futuro e Libertà (2,0%). Oltre al Movimento 5 Stelle, che perde il 2,4% e si ferma al 13,8%, tutti i partiti che non appartengono ad una delle tre coalizioni maggiori guadagnano un punto decimale rispetto alla scorsa settimana: Radicali al 2,8%, Federazione della Sinistra (l’alleanza tra Rifondazione comunista e Comunisti italiani) al 2,5% e Partito Pirata all’1,6%.

Questa settimana, le “domande extra” nel sondaggio di Spincon.it riguardava il potenziale candidato premier di uno schieramento di centrodestra. A raccogliere il maggior numero di consensi, oltre all’opzione “un nome nuovo della società civile” (27,8%), è Silvio Berlusconi, preferito dal 23,3% degli elettori di centrodestra. Alle sue spalle Giorgia Meloni, con un ottimo 10,6%, davanti a Roberto Maroni (9,6%), Angelino Alfano (6,1%), Giulio Tremonti (4,8%), Luca Cordero di Montezemolo (3,3%) e Franco Frattini (1,2%). Da segnalare il fatto che Montezemolo, come potenziale leader del centrodestra, piace soprattutto agli elettori del centrosinistra (10,7%). Lo “zoccolo duro” di consenso personale raccolto da Berlusconi si evidenzia in modo ancora maggiore in uno scenario elettorale “a quattro” (con la Lega separata dal centrodestra e il Terzo Polo separato dal centrosinistra).

Messo di fronte alla concorrenza di Casini, Maroni e Bersani, infatti, Berlusconi ottiene una performance nettamente superiore a quella di Alfano. Se l’attuale segretario del Pdl raggiunge il 13,9% (contro l’11,2% di Maroni e il 23% di Bersani), il Cav. arriva fino al 20,1% (contro il 9,2% di Maroni e il 24,4% di Bersani). E tra gli elettori di centrodestra la differenza è ancora più marcata: Berlusconi al 37,4% e Alfano al 25,7%.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:32