Crolla Monti, ma il Colle resiste

Crolla il job approval di Mario Monti nell’ultimo sondaggio di Spincon.it, per il job approval di Mario Monti. Rispetto alla scorsa settimana, il premier perde il 4,8% e passa dal 42,2% al 37,4%. Trend ancora più negativo anche per il governo nel suo complesso: i cittadini che esprimono un giudizio favorevole sull’operato dell’esecutivo passano infatti dal 38,3% al 33,1% (-5,2%). Se prendiamo in considerazione il differenziale tra chi esprime un giudizio “molto positivo” e chi ne esprime uno “molto negativo” (il sondaggista statunitense Scott Rasmussen definisce questo parametro “approval index”), Monti scende dal -21,5% al -23,9% (-2,4%), mentre il governo passa dal -27,5% al -30,2% (-2,7%). Disaggregando il job approval del governo in base all’orientamento politico degli intervistati, si nota come il livello di popolarità di Monti sia calato sensibilmente in tutte le fasce “ideologiche” dell’elettorato, ma in modo particolare in quello di centrodestra e tra gli elettori che simpatizzano per il Terzo Polo.

Tra gli elettori di centrosinistra, invece, il consenso di Monti resta tutto sommato stabile, mentre scende quello dell’esecutivo. Per quanto riguarda le intenzioni di voto per i partiti, il sondaggio di Spincon.it registra una leggera ripresa del centrodestra. A livello di coalizione, un ipotetico centrodestra (Pdl, Lega, La Destra, Grande Sud e Fiamma tricolore) raggiungerebbe oggi il 31,5%, guadagnando l’1,4% rispetto alla scorsa settimana. In leggero calo, invece, il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Verdi e Psi), che scende dal 39,2% al 38,8% perdendo lo 0,4%. Stabile al 9,1% il Terzo Polo (Udc, Fli, Api ed Mpa).

E ancora una flessione, infine, per il Movimento 5 Stelle, che questa settimana si ferma al 12,4%, perdendo l’1,4% rispetto alla scorsa settimana. Partendo da destra, Il Popolo della Libertà passa dal 18,0% al 18,3% (+0,3%), confermando il trend leggermente positivo dell’ultima settimana, ma restando comunque molto lontano dal risultato raccolto alle elezioni politiche del 2008 (37,3% alla Camera). In crescita anche la Lega Nord, che passa dal 7,3% al 7,5% (+0,2%). Mentre torna sui livelli (ottimi) di un mese fa La Destra di Francesco Storace, che guadagna ben sette punti decimali e passa dal 3,8% al 4,5%. Risultati discordanti, infine, per le altre due formazioni minori del centrodestra: Grande Sud perde lo 0,2% e si ferma allo 0,4%, mentre Fiamma tricolore raddoppia i propri consensi “virtuali” e passa dallo 0,4% allo 0,8%. Se si tratti di un miglioramento strutturale o soltanto di “rumore statistico”, lo sapremo nelle prossime settimane. A sinistra, perde colpi il Partito democratico, che perde un punto percentuale rispetto alla scorsa settimana e si blocca al 25,7%, comunque confermandosi nettamente il primo partito italiano.

Cresce invece di un punto decimale Sinistra Ecologia e Libertà, che arriva al 5,8%, mentre l’Italia dei Valori si conferma piuttosto debole perdendo lo 0,1% e fermandosi al 4,7%.Stabile il Partito socialista (0,5%). E buon balzo in avanti dei Verdi, che guadagnano lo 0,6% e arrivano al 2,5%. Panorama variegato anche nel Terzo Polo. Cala l’Udc, che perde lo 0,4% e torna un punto decimale al di sotto del 6%; mentre guadagna terreno Futuro e Libertà, che recupea lo 0,5% rispetto alla scorsa settimana e arriva al 2,5%. Stabile allo 0,3% l’Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli e leggero calo per l’Mpa (0,4% con un -0,1%). Oltre al Movimento 5 Stelle, che perde l’1,4% e si ferma al 12,4%, tra i partiti che non appartengono ad una delle tre coalizioni maggiori guadagna lo 0,4% la Federazione della Sinistra (l’alleanza tra Rifondazione comunista e Comunisti italiani) al 2,9% e arretrano leggermente (-0,2%) i Radicali italiani al 2,6%. Stabile all’1,6% il Partito Pirata. Questa settimana, le “domande extra” nel sondaggio di Spincon.it riguardava il conflitto di attribuzione sollevato dal Quirinale nel caso delle intercettazioni sulla presunta “trattativa stato-mafia”. Tra le ragioni di Napolitano e quelle della procura di Palermo, gli italiani sembrano preferire (anche se non di molto) quelle del Colle.

Il 37,5% degli intervistati, infatti, si schiera con il presidente della Repubblica, contro il 32,5% che sceglie la procura di Palermo e il 24,9% che mantiene una posizione neutrale. È interessante notare come, scomponendo il dato in base all’orientamento politico, il risultato non sia troppo diverso tra l’elettorato di centrodestra (+3,2% a favore di Napolitano) e quello di centrosinistra (+1,8%), mentre il Quirinale vince a mani basse tra chi simpatizza per il Terzo Polo (+35,8%). I “neutrali”, infine, abitano soprattutto al centro (50%) e al centrodestra (34,2%), mentre scarseggiano nel centrosinistra (11,6%). Spincon.it ha anche anche registrato il job approval di Napolitano, che ha ottenuto un discreto 51%, con un “approval index” leggermente positivo (+2,1%), ma con un indice di popolarità molto più netto tra gli elettori del centrosinistra (73,4%) che tra quelli del centrodestra (30,4%). Evidentemente, il passato è difficile da dimenticare.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:41