Crolla il Pdl. E Giannino supera il 5%

In risalita, anche se leggera, il “job approval” di Mario Monti nell’ultimo sondaggio realizzato da Spincon.it per L’Opinione. Rispetto alla scorsa settimana, il grado di consenso per l’operato del premier è passato dal 34,1% al 35,4% (+1,3%). Stessa tendenza per il gradimento nei confronti del governo nel suo complesso: 29,8% rispetto al 28,7% (+1,2%). Se prendiamo in considerazione il differenziale tra chi esprime un giudizio “molto positivo” e chi ne esprime uno “molto negativo” (il sondaggista statunitense Scott Rasmussen definisce questo parametro come “approval index”), Monti passa dal -30,1%  al -29,4%(+0,7%). Migliora anche il governo nel suo complesso, che passa dal -34,5% al -34,3% (+0,2%). 

Passiamo ora alla parte del sondaggio che riguarda le intenzioni di voto per le prossime elezioni politiche. Da questa settimana, Spincon.it comincia a registrare il consenso di quattro formazioni (due nuove, due “storiche”) di cui in precedenza non si era occupato: “Lista Montezemolo - Italia Civica”, “Fermare il Declino”, “Partito Liberale” e “Südtiroler Volkspartei”. Con queste nuove aggiunte, cambia anche la composizione delle coalizioni, al momento del tutto ipotetiche, che compongono lo scenario politico nazionale: Montezemolo, FiD e Pli vengono dunque associate al “centro” (parlare ancora di Terzo Polo, ormai ha davvero poco senso), mentre l’Api passa dal centro al centrosinistra.

Proprio a livello di coalizione, un ipotetico centrodestra (Pdl, Lega, La Destra, Grande Sud e Fiamma tricolore) raggiungerebbe oggi il 26,9%, perdendo addisittura tre punti percentuali rispetto alla scorsa settimana. In calo anche il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Verdi, Psi e Api), che passa dal 40,4% al 38,5%, perdendo l’1,9%. Proprio grazie alle “new entry”, il centro (Udc, Fli, Mpa, Montezemolo, FiD e Pli) raggiunge quota 12,9%. In calo, infine, il Movimento 5 Stelle, che perde l’1,1% passando dal 15,1% al 14%. 

Partendo dalla parte destra dello schieramento, tracollo del Popolo della Libertà che scende passa dal 17,2% al 15% (-2,2%). In calo anche la Lega Nord, che passa dal 7,6% al 7,2% (-0,4%). Perde due punti decimali La Destra di Francesco Storace, che rispetto alla scorsa settimana passa dal 4,2% al 4%. Tra le altre formazioni minori del centrodestra: Grande Sud resta allo 0,2%, mentre Fiamma tricolore scende dallo 0,7% allo 0,5% (-0,2%). A sinistra, il Partito democratico interrompe la crescita delle scorse settimane, in gran parte dovuta alla visibilità mediatica ottenuta grazie alla campagna elettorale per le primarie, e scende dal 30,1% al 29,1% (-1%), confermandosi però nettamente come il primo partito italiano. Ancora una settimana estremamente negativa, invece, per l’Italia dei Valori che passa dal 2,1% all’1,7% (-0,4%) ed è ormai lontanissima dalla soglia di sbarramento del 4%. Settimana negativa anche per Sinistra Ecologia e Libertà: il partito di Nichi Vendola scende dal 5,8% al 5,4%(-0,4%). Più o meno stabili le altre formazioni minori del centrosinistra: i Verdi restano al 2%, Api resta allo 0,1%, mentre il Psi scende dallo 0,4% allo 0,2% (-0,2%). 

Trend eterogeneo per la “neonata” (almeno per i dati raccolti da Spincon.it) coalizione centrista. Ad accusare il colpo è soprattutto l’Udc, che scende dal 4,9% al 4,1% (-0,8%). Perde un altro punto decimale Futuro e Libertà, che passa dall’1,5% all’1,4% (-0,1%). Qualche segnale di risveglio per l’Mpa di Raffaele Lombardo, che risale dallo 0,1% allo 0,2%. Ma la parte del leone la fanno i partiti di cui Spincon.it, fino ad oggi, non aveva rilevato i dati. Italia Civica di Luca Cordero di Montezemolo esordisce all’1,2%, il Partito Liberale allo 0,5% e Fermare il Declino, il movimento lanciato negli scorsi mesi da Oscar Giannino, raccoglie addirittura il 5,5%, al di sopra della soglia di sbarramento prevista dal “Porcellum”, raccogliendo voti soprattutto tra gli elettori delusi del centrodestra. 

Tra i i partiti che non appartengono ad una delle tre coalizioni maggiori – oltre al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che scende dal 15,1% al 14% (-1,1%) – la Lista Bonino-Pannella (un’altra “vittima” di FiD, insieme a Pdl e Udc) scende dal 2,2% all’1,5% (-0,7%). E perde un punto decimale anche la Federazione della Sinistra (l’alleanza tra Rifondazione comunista e Comunisti italiani) che scende dal 2,4% al 2,3% (-0,1%). Scende dall’1,6% all’1,5% anche il Partito Pirata (-0,1%), mentre esordisce con uno striminzito 0,1% la Svp (Südtiroler Volkspartei). 

Questa settimana, la “domanda extra” di Spincon.it riguardava il “job approval” del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Rispetto all’ultima rilevazione (datata 17 novembre), il Quirinale recupera una parte del consenso perduto e passa dal 43,7% al 44,3%, restando però sempre abbondantemente al di sotto della “soglia di galleggiamento” del 50%.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:38