Tutte le amnesie della sinistra forcaiola

Pur di rendere ineleggibile Silvio Berlusconi, un manipolo di toghe rosse lo ha condannato a sette anni per prostituzione minorile. Come da copione, la sinistra italiana ha plaudito calorosamente alla sentenza degli amici togati. Chi pensa che le manette valgano più del voto di milioni di elettori, si è scordato di rammentare a se stesso e agli italiani, che l’uso sessuale dei minori, è una pratica incoraggiata dell’intellighenzia laica e di sinistra di tutto il mondo. Per fare solo alcuni esempi in ordine sparso temporale, Rousseau, il profeta dell’educazione relativista e illuminista si comprò per pochi franchi una bambina di dieci anni per allietare sessualmente le sue serate. La nota intellettuale di sinistra Dacia Maraini, sulla scia dei filosofi illuministi che praticavano sesso con i lori figli, sostenne che l’incesto è una pratica naturale.

Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Michel Foucault, Jack Lang, futuro ministro francese, firmarono una petizione in cui si reclamava la legalizzazione dei rapporti sessuali coi minori. Daniel Cohn-Bendit, capogruppo dei Verdi a Bruxelles, raccontò addirittura di avere sperimentato e favorito la pedofilia e il sesso coi minori a scuola, come insegnante. Aldo Busi ha spiegato che l’età per rapporti omosessuali che lui ritiene lecita è a partire dai tredici anni, in quanto a questa età un ragazzo, secondo lui, sarebbe adulto, e libero di decidere di avere rapporti con un altro uomo. Nichi Vendola, governatore della Puglia, in una intervista del 1985 a Repubblica affermava: “Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti, e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia”. I radicali, vale a dire i fuoriusciti da una costola della sinistra, hanno organizzato il 27-10-1998 un convegno, nelle aule del Senato, la cui presentazione recitava: “Essere pedofili non può essere considerato un reato; la pedofilia diventa reato nel momento in cui danneggia altre persone”. Come dire che la pedofilia è lecita purché il bambino sia consenziente e la legge lo permetta.

L’internazionale dei Gay e delle lesbiche (ILGA) ha collaborato politicamente e culturalmente con i pedofili americani (NAMBLA: North American Man-Boy Lovers Association ) per dieci anni, prima di separarsi da questo movimento. Il filosofo omosessuale Mario Mieli sosteneva la funzione redentiva della pedofilia. Nelle sue opere (considerate la bibbia dei gay) vengono considerate esperienze redentive da promuovere, oltre la pedofilia, la necrofilia e la coprofagia. Le associazioni omosessualiste (COC) fondate da Jef Last (pedofilo omosessuale e amico di André Gide) nei Paesi Bassi hanno voluto e ottenuto la depenalizzazione dei contatti sessuali con giovinetti al di sopra dei 12 anni . Nel 1990, infatti, erano stati depenalizzati, nei Paesi Bassi, i contatti sessuali (etero e omo) con individui sopra i 12 anni: la condizione era il consenso del giovane o della giovane e il nulla osta dei genitori. Ebbene, se costoro sono i padri “spirituali” (o meglio, carnali) della sinistra italiana, la sentenza “sputata” da quattro togati marxisti, è un inno alla giustizia o un monumento alla somma ipocrisia?

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 19:50