Lettera semiseria ad un contribuente

Sono partiti i primi accertamenti del redditometro. Il Fisco ha iniziato ad inviare 20mila lettere: “Gentile contribuente, sono a scriverle queste due righe in quanto dai dati in nostro possesso risulta che lei spende più di quanto incassi. Mi rendo perfettamente conto che cerchi di occultare i suoi guadagni, ma tenga presente che i suoi soldi servono a mantenere 3,4 milioni di dipendenti pubblici, erogare quasi 24 milioni di pensioni, ripianare i bilanci di circa 34mila partecipate - perché per una strana congiunzione astrale negativa, il pubblico riesce a perdere anche da casinò, farmacie, abitazioni e ogni altro genere di attività dalla quale un privato, anche mediamente deficiente, riuscirebbe a trarne ampio profitto - e, logicamente, non vale nemmeno la pena di sottolineare che i suoi denari servono pure per il mantenimento di istituzioni, partiti e politici di ogni risma e fatta. Quindi, dovendo mantenere i peggiori parassiti del Paese, incluso il sottoscritto, siamo costretti a sottrarle quanto possibile. E non pensi che non abbiamo pensato a soluzioni alternative, per esempio da tempo lasciamo che valenti dirigenti di Equitalia possano affiancare alla loro preziosa missione altre attività, quali la gestione di società immobiliari private, ovviamente alimentate dai sequestri del nostro amato Istituto. Ai Comuni permettiamo di sopravvivere tramite inutili, fantastiche regole burocratiche da ottemperare con lauti pagamenti e multe a tappeto. Benissimo i semafori con telecamere che scattano sul “giallo”, della durata di pochi nanosecondi; lodevole la scomparsa pressoché totale di ogni parcheggio con strisce bianche, che voi considerate, chissà perché, vero e proprio danno alla collettività. Purtroppo non siamo ancora riusciti ad annullare completamente la circolazione del contante, quindi in questa fase deve essere comprensivo e darci tutto quello che è in suo possesso. Quanto prima aboliremo ogni forma di commercio e qualsiasi tipo di retribuzione. Tutti dovranno lavorare per lo Stato e sarà questo a preoccuparsi dei bisogni di ognuno. Ancora un paio di Salva Italia, Cresci Italia, Jobs Precari Act certificati da un giusto Italicum (si voterà ogni cento lustri), e ci siamo. Abbia fede. Nel frattempo, proprio non comprendo come possa aver comperato il pane ogni giorno nello scorso mese di febbraio: il livello di tassazione imposto non glielo avrebbe dovuto permettere. Pertanto verrà condotto in carcere fino a quando non confesserà ogni sua malefatta contro la collettività; in alternativa le ricordiamo che può patteggiare pagando il 117% della sanzione irrogata entro i dieci minuti successivi al ricevimento della seguente missiva, comunicando il nome di almeno tre proprietari di suv, indicando almeno tre balconi dove si coltivi abusivamente del basilico. Ricordandole che è sempre presente nei miei pensieri, le porgo i miei migliori saluti (da ricambiare compilando l’allegato F24)”.

Ufficio delle Entrate

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:01