Rona al vertice BBC   per il rilancio

È normale che in Inghilterra il capo del governo, il conservatore David Cameron designi e il Parlamento ratifichi la nomina di Rona Fairhead al vertice della BBC, l’azienda pubblica della radiotelevisione inglese. Come era stato normale l’incarico a capo della British broadcasting corporation del parlamentare conservatore Tony Chris Patten, ex governatore di Hong Kong prima del passaggio alla Cina, pur mantenendo un’ampia autonomia.

La differenza con la Rai italiana è abissale eppure le scelte di vertice sono sempre politiche. A partire dalla struttura che sovrintende all’azienda che ha come obiettivo “informare, educare, intrattenere” all’insegna dell’obiettività, del pluralismo e dell’esaltazione dello spirito e della cultura inglese. Anche lo stile dei giornalisti della BBC è diverso da quello dei colleghi di viale Mazzini/Saxa Rubra.

I problemi non mancano e gli acciacchi della vecchia zia fondata il 18 ottobre 1922 sono apparsi evidenti nelle recenti inchieste di pedofilia dopo la morte di un personaggio come Jimmy Savile (che avrebbe commesso abusi sessuali su un centinaio di bambini) e nello scandalo dei super stipendi dei top manager.

L’immagine offuscata della BBC aveva bisogno di essere riportata all’aspetto originario di severità ed efficienza. E così anche in Inghilterra è messo sotto discussione il regime del canone considerato troppo elevato: 185 euro.

È però la principale fonte di finanziamento a cui si aggiungono i proventi dei richiestissimi documentari. Non c’è pubblicità. La BBC pubblica ha perduto negli anni molti colpi con l’arrivo prepotente delle tv private e in particolare di quelle del miliardario australiano Rupert Murdoch.

Per la BBC si avvicina, come per la Rai, un appuntamento fondamentale: la nuova “Royal Charter” che fisserà le linee guida del servizio pubblico. Serviva allora a capo del Trust Fund (una specie di Cda di 12 membri) un personaggio che avesse un “ cursus honorum” elevato. L’obiettivo che le affida il Ministro della cultura Jimmy Sajid del governo Cameron è quello di rilanciare un simbolo internazionale d’informazione radio-televisiva di qualità, eroso dagli scandali.

E’ stata scelta Rona Fairhead, 53 anni, 3 figli, che si è fatta le ossa in Morgan Stanley, Bain-Co, British Aerospace, PepsiCo, Bombardier dove ha preso il brevetto di pilota.

Rona ha scalato quindi tutti i vertici di grandi aziende. Il merito nell’editoria è quello di aver rilanciato il quotidiano economico Financial Times che stava incontrando seri difficoltà con l’arrivo delle tecnologie digitali.

Secondo ambienti a lei vicini è già al lavoro per un programma che ha come base l’obiettivo di “ vendere idee intelligenti e innovative”. Per fare questo servono anche alla BBC analisi accurate per capire meglio i radio e i teleascoltatori del nuovo millennio in un mondo sempre più interconnesso ma pieno di tensioni e contrasti. Un punto dal quale tuttavia non si può prescindere è la qualità attraverso “innovazione, creatività, diversificazione, studiando formule di partneship publishing, conferenze personalizzate”.

La BBC si aprirà alle esigenze degli emigranti del mondo digitale e quindi a quelle dei giovani. In futuro la carta e il digital media debbono sempre più convivere. La vecchia “ zietta” si aggiorna e fa un passo avanti con Rona mentre “mamma Rai” non sembra capace di uscire dal “protettorato” e dall’invasione dei partiti. La BBC è considerata uno dei più autorevoli operatori radiotelevisivi del mondo anche in ragione delle tradizionali rigorose modalità di produzione dei suoi servizi e programmi che raggiungono tutte le parti del mondo con la BBC News, uno tra i più diffusi siti web in inglese e in varie lingue.

La multinazionale ha un fatturato di 6,420 miliardi di euro (bilancio 2012), 23 mila dipendenti, 5 stazioni radiofoniche. Lo slogan Rai è “di tutto, di più”, quello della BBC è “questo è quello che facciamo”.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:10