L’olfatto sensibile   di Ferruccio de Bortoli

Nei giorni drammatici che stanno cambiando la faccia del mondo, in Italia ci si interroga sulle epocali implicazioni di una non- notizia: Il mitico “Corsera”, giornale del salotto tarlato del capitalismo nostrano ha mollato Matteo Renzi. Sai che scoperta! Piuttosto, se proprio si volesse tirare fuori a ogni costo lo scoop ci si dovrebbe soffermare sul fatto che a tirare la sberla, sia stato il direttore in persona, Ferruccio de Bortoli che non ha fama di essere un boxer. Perché l’ha fatto? Vallo a sapere.

Potrebbero essere molti i motivi che hanno indotto un personaggio che è la quintessenza della moderazione a mettere in piedi un atto di accusa traendolo da considerazioni sul metodo politico del giovane premier del tutto condivisibili, da sembrare quasi delle ovvietà. Semplici constatazioni di fatti che sono sotto gli occhi di tutti. De Bortoli sostiene che Renzi sia il peggior nemico di se stesso perché avrebbe evidenziato una personalità egocentrica. De Bortoli si lamenta di una pretesa muscolarità nelle decisioni del premier, in luogo di una più proficua saggezza negoziale.

Ma è sicuro di ciò che dice? Ma dov’è che le ha viste tutte queste decisioni prese in sfregio alla dialettica democratica? Non confonda la forma con la sostanza. Cosa è apparire, altra cosa è essere, altra ancora è fare. Per il momento ai noi sembra che Renzi sia fermo agli annunci. Non è che ci siamo persi qualcosa? A sostegno della sua tesi de Bortoli cita la qualità scadente del personale politico di cui Renzi si sarebbe circondato consapevolmente per evitare che altri potessero fargli ombra.

Ci voleva lui per scoprire che la Mogherini, astro nascente della geopolitica europea sia di un’impreparazione disarmante? A proposito, la sapete l’ultima sulla ministra? L’ha raccontata il leader socialista spagnolo Pedro Sànchez. Lui si è scomodato a venire fino a Bologna a fare da corona a Matteo Renzi che si autocelebrava in una “messa cantata” alla festa de l’Unità. Lo spagnolo ha indossato la camicia bianca d’ordinanza e si è beccato pure il piatto di tortellini, con annesso patto.

Al suo paese viene considerato un vincente perché sa fare politica e ha fascino. Dicono che sia bello. Forse per questo anche le ragazzine italiane sanno chi sia. E lo trattano da star. Eppure, quando il gentiluomo spagnolo si è avvicinato alla signora Mogherini per salutarla, come farebbe qualsiasi persona ben educata, sapete cosa si è sentito dire dalla futura “Miss” della politica estera europea? “ Ma lei chi è, ci conosciamo?”. Roba da matti. Quindi se de Bortoli voleva stupirci con le sue “riflessioni” è cascato male.

Lo sapevamo già. Ci dica altro. Ci dica, ad esempio, perché quella caduta di stile a conclusione del suo pezzo. Che voleva significare quando ha scritto di sentire “stantio odore di massoneria”, a proposito del patto del Nazareno tra Berlusconi e Renzi? Parla da esperto di aromaterapia? Lui, che di odori, anzi di miasmi, deve averne sentiti tanti a furia di aprire e chiudere le porte del salotto fradicio che sta dietro “via Solferino”. E non nel senso toponomastico.

Probabilmente il timore di alcuni suoi amici, di cui il fido de Bortoli si è reso interprete, è tutto nel fatto che il vecchio timoniere di Arcore stia tornando sulla tolda della nave e allora sarebbero guai seri per certi “capitani coraggiosi”, stazionati dalle parti del “Corriere”, che lo hanno dato per morto con troppa fretta. Forse che questi stessi “coraggiosi” temono che Berlusconi stia spingendo il giovanotto fiorentino a chiudere la pratica della sostituzione del presidente della Repubblica? Sappiano, costoro, che non Berlusconi ma una consistente porzione di popolo, spesso ignorata se non apertamente vilipesa, reclama la presenza al Quirinale di una figura di alto profilo che sia davvero garante dell’unità nazionale, cioè rispettoso di tutte le parti in campo, non di una soltanto, come è stato negli ultimi sette anni.

De Bortoli trova scandaloso che si possa desiderare di eleggere una personalità realmente super partes? L’unico dato certo della nostra storia recente è che l’indomito comunista di un tempo, Giorgio Napolitano, ha lavorato con caparbia dedizione al progetto di destrutturare la destra nel nostro Paese. Forse c’è anche riuscito, visto l’odierno scenario. Se ora Berlusconi cerca di convincere Renzi a rimettere le cose a posto è un inciucio? Cos’è? Massoneria? Suvvia, de Bortoli, sia serio. Non è da lei scadere nell’insulto. Posto che si tratti di un insulto. Che, poi, detto tra noi, se davvero ci fosse di mezzo la massoneria, non quella italiana che è di stampo museale, sarebbe una cosa seria. Lo riferisca ai suoi amici.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:04