Gorizia “capitale”   dei diritti umani

Nella giornata di domani, presso la sede del Corso di Scienze Internazionali e Diplomatiche, nel polo goriziano dell’Università di Trieste, si tiene la Conferenza dal tema “Il ruolo dell’Europa nella difesa dei diritti umanitari: dal caso Ucraina al Mediterraneo”. Organizzatori dell’evento sono il Movimento Federalista Europeo e l’Associazione Radicale “Trasparenza è Partecipazione” di Gorizia. I principali relatori sono Marco Perduca, rappresentante all’Onu del Partito Radicale Nonviolento transnazionale e transpartito, già senatore dalla Repubblica e il professor Fabio Spitaleri, docente dell’Università degli Studi di Trieste. Moderatore della Conferenza è il professor Claudio Cressati, presidente dell’Accademia Europeista del Friuli Venezia Giulia.

Obiettivo della Conferenza è quello di accendere ulteriormente i riflettori sugli strumenti d’azione a disposizione dell’Unione Europea nell’ambito della salvaguardia e della protezione dei diritti umani fuori e dentro i confini europei. La presenza di associazioni federaliste, europeiste e liberali è coincidenza di un dibattito che tenta, attraverso l’azione culturale e della conoscenza, di posizionare al centro delle attuali politiche europee la creazione di un nuovo assetto di potere che richiamandosi agli Stati Uniti d’Europa, pone la problematica del federalismo, della pace e della libertà come prioritaria azione politica. Quello che nel contesto italiano, e non solo, rappresenta il progetto politico di Marco Pannella e Emma Bonino.

La presenza di Marco Perduca alla conferenza, consente una lucida e dettagliata analisi sull’attuale situazione nella tutela dei diritti umani in Ucraina, sulle politiche autoritarie e repressive della Federazione Russa e i probabili scenari d’intervento dell’Unione Europea. L’attivismo dei militanti radicali a Gorizia e la loro azione politica permette la conoscenza in una città, notoriamente rappresentanza di studi internazionali e di diplomazia, delle attuali problematiche europee nella tutela dei diritti fondamentali dei cittadini e delle minoranze, valorizzando anche l’azione politica del contesto geografico rappresentato dal Mediterraneo.

Il futuro dell’Europa o sarà federalista, democratico, liberale e umanitario o semplicemente sarà un non futuro scandito della violenza e dalla ragion di stato delle patrie autoritarie d’Europa.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:12