Missione Radicale <br/> in Niger, nel...silenzio

La “macchina” radicale è in crisi, rischia la chiusura, ripete da tempo Marco Pannella dai microfoni di Radio Radicale invitando al tesseramento al Partito Radicale Transazionale per continuare a far vivere le innumerevoli iniziative a tutela dei diritti umani fondamentali. Nel silenzio degli organi d’informazione, il 21 Novembre, una delegazione del Partito Radicale e della Ong “Nessuno tocchi Caino” guidata da Marco Pannella, Sergio D’Elia, il già senatore Marco Perduca, Matteo Angioli, Marco Maria Freddi e Stefano Marella si è recata in missione in Niger per raccogliere il sostegno del paese africano in favore della Moratoria Universale della pena di morte, incontrando il segretario generale del Ministero degli Affari Esteri e il primo Vice-presidente dell’Assemblea Nazionale.

Marco Pannella, ad ottantaquattro anni e con la presenza di alcune problematiche fisiche, si reca in missione in Niger per invogliare le istituzioni del paese verso l’abolizione della pena di morte; il tutto, nel silenzio dell’informazione di regime. La delegazione del Radical Party ha incontrato il segretario generale del Ministero degli affari Esteri Ibrahim Sani Abani che ha condiviso con la delegazione il clima positivo che a livello istituzionale sta producendo concreti passi avanti. Abani ha ricordato che il Niger fa parte dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica e che quindi è ritenuta ad osservare gli orientamenti generali dei paesi islamici. Perduca ha ricordato di come anche altri paesi componenti dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica hanno sostenuto la risoluzione per l’abolizione della pena di morte.

La delegazione ha incontrato l’onorevole Daouda Mamadou Marthè, vice presidente dell’Assemblea Nazione del paese africano, già iscritto nel 1992 al Partito Radicale Nonviolento Transazionale e Transapartito proprio in sostegno della campagna per l’abolizione della pena di morte nel mondo. Marthè ha ribadito la vicinanza ideale e politica del partito del quale è componente, il Partito per la Democrazia e il Socialismo in Niger, il partito attualmente al governo, con il Partito Radicale Nonviolento. La “missione” radicale ha ottenuto sostanziali successi poiché il Niger alcuni giorni fa ha votato favorevolmente la quinta Risoluzione per la moratoria Universale delle esecuzioni capitali. Con 114 voti a favore, 36 contrari e 34 astenuti il Terzo Comitato sui Diritti Umani dell’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato la quinta Risoluzione per la moratoria Universale delle esecuzioni capitali.

Il voto rappresenta un indubbio successo che conferma il costante e progressivo incremento negli anni del numero dei paesi favorevoli alla messa in mora delle esecuzioni capitali nel mondo. Inoltre, Marthè e la sua formazione politica hanno espresso sostegno e collaborazione anche per la campagna del Partito Radicale sul diritto alla verità e alla conoscenza come diritto umano all’Onu. Una campagna transazionale di alto livello per la tutela dei diritti umani, in un continente lastricato da innumerevoli problematiche politiche, sociali e economiche, svoltasi nel silenzio dell’informazione italiana.

Aggiornato il 05 aprile 2017 alle ore 20:50