L’illusione dell’uomo solo al comando

Enrico Letta, intervistato da Massimo Giannini nel corso di “Ballarò”, si è dimostrato ancora una volta un uomo intelligente e ragionevole, soprattutto in rapporto al nostro granguignolesco teatrino della politica, popolato da giullari, saltimbanchi e illusionisti da quattro soldi. Soprattutto in merito all’impostazione di Governo fin qui perseguita dal premier Matteo Renzi, egli ha espresso un giudizio pacato ma piuttosto tagliente. In sostanza il suo predecessore, defenestrato da una vera e propria congiura di partito, ha criticato l’ostentata sicurezza di un personaggio il quale, rinverdendo i fasti dell’uomo solo al comando, si prodiga in lungo e in largo onde dimostrare al popolo di star realizzando riforme e cambiamenti epocali. Tuttavia – ha aggiunto Letta - dato che lo stesso popolo non è fesso, è inevitabile che prima o poi ci si accorga che le tanto strombazzate misure messe in campo dal leader dei rottamatori non siano poi così epocali e risolutive. Volendo ancor più sintetizzare il pensiero di Letta, che condivido completamente, possiamo dire che la complessità dei gravi problemi sistemici che attanagliano l’Italia è tale che non è pensabile di affrontarla a colpi di annunci e di chiacchiere.

A tal proposito basta osservare il grande polverone di sterili polemiche, con tutto l’antico armamentario di parole d’ordine circa la sacralità dell’istruzione pubblica, che sta accompagnando la riforma della scuola voluta da Renzi. Una riforma la quale, al pari di tante altre svolte fasulle annunciate dall’ex sindaco di Firenze, non sposta di una virgola la questione di un sistema scolastico dequalificato, con una smisurata pianta organica che non ha eguali tra i Paesi avanzati, trasformato da tempo in un colossale ammortizzatore sociale. Un sistema scolastico figlio del famigerato “sei politico” e dello strapotere di una cultura politico-sindacale che pone al centro la tutela ad oltranza del posto fisso.

Ora, l’idea che il più grande carrozzone del pubblico impiego - reso ancor più imponente dalle mega assunzioni predisposte dall’Esecutivo - possa diventare in breve una sorta di Shangri-La del sapere, sotto la direzione di un preside sceriffo, francamente fa un po’ ridere. Ciò, tornando alle parole di Letta, rientra in quella narrazione fantastica la quale non ci vorrà molto prima che venga letteralmente polverizzata dall’amara realtà dei fatti.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:36