Santa Romana Chiesa

Mi rivolgo agli amici che hanno la mia età o giù di lì. Nel 1978 viene eletto al soglio pontificio, con il nome di Giovanni Paolo II, l’arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyla. Era da poco morto Papa Luciani, richiamato al Padre dopo appena un mese di pontificato. Tutti - al contempo costernati ed esterrefatti per il breve lasso di tempo nel quale Giovanni Paolo I aveva esercitato il suo pontificato - una volta eletto il nuovo Papa si chiedevano il perché durante il Conclave era emerso il nome del cardinale polacco ed il perché di quel nome. Molti, a dire la verità, non tutti vaticanisti, sostenevano che il nuovo Papa era stato scelto per dare seguito al messaggio sia di Giovanni XXIII che di Paolo VI. Senonché, trascorso non molto tempo dall’elezione, i vaticanisti dotati di onestà intellettuale, pur lodando ed esaltando le doti eccelse dei due precedenti pontefici, si sono accorti che lo Spirito Santo che generalmente illumina i cardinali nel Conclave, non era stato chiaro nel messaggio, ragione per cui aveva richiamato a sé Albino Luciani, non adatto a porre rimedio agli errori sempre in buona fede commessi dai precedenti Papi.

L’interpretazione del messaggio è stata quanto mai corretta ed il tempo e l’attività pastorale e diplomatica del Papa polacco, nonché il carisma che la sua figura esprimeva hanno dimostrato le buone ragioni dello Spirito Santo. Giovanni Paolo II è stato certamente il più grande Pontefice del Novecento, se è vero come è vero che ha dato alla Chiesa quella dignità e quel valore che altri pontefici non avevano saputo dare. Pensate che la grande bontà di Giovanni XXIII venne interpretata da tanti, in particolar modo dalla sinistra illuminata (del nulla) come sostegno all’ideologia comunista in contrapposizione alla grandezza del pontificato di Pio XII, che veniva considerato un Papa aristocratico e fascista.

Paolo VI, viceversa, non ha mai avuto per il suon carattere chiuso e riservato il favore popolare, tanto che nei suoi ultimi anni di vita pare indossasse il cilicio per alleviare il suo dolore di non avere appieno interpretato il messaggio di Cristo e della Chiesa. Senonché il Conclave, dopo la morte di Wojtyla (davvero grandissimo a tal punto da sfuggire all’attentato ordito dai comunisti sovietici ed al contempo determinante per la caduta del muro di Berlino), decide di elevare al soglio pontificio il cardinale tedesco Joseph Ratzinger, certamente dotto ma non illuminato, con il nome di Benedetto XVI, che viene quindi travolto dalla pericolosissima Curia Romana - la cui bramosia di potere aveva superato ogni limite - a tal punto da essere costretto alle dimissioni.

Accanto al Papa emerito, figura rarissima, oggi siede sul soglio pontificio un cardinale argentino di nome Bergoglio, con il nome di Francesco. La Chiesa aveva bisogno di rifarsi una immagine dopo lo scandalo dello Ior e quello terribile ma non nuovo della pedofilia; ci voleva quindi un personaggio modesto sotto il profilo culturale ma estremamente popolare sotto il profilo cristiano. Il nome di Francesco la dice tutta, ma si dimentica che Francesco d’Assisi era un uomo nobile e ricco che ha trovato nella bontà d’animo e nella comprensione della sofferenza umana il terreno più adatto per predicare il verbo divino, di quel Dio che, a differenza di colui che sta usurpando il suo nome, era veramente misericordioso, buono e comprensivo, ma assolutamente intransigente su alcuni valori come la famiglia e l’amore verso i più deboli.

Ho l’impressione che lo Spirito Santo si sia sbagliato nuovamente, e che intenda provvedere al più presto a riparare al grandissimo errore. Vedremo cosa accadrà al Giubileo indetto in una città devastata dal malaffare e dal degrado istituzionale, con l’augurio che in Italia vi siano ancora più italiani che rifugiati. Io che credo in Cristo ma con convinzione laica mi auguro che l’evento, certamente importantissimo, giovi anche agli italiani, e che sia superato il problema degli esodati e dei senza lavoro, per buona pace di un Papa che predica bene e razzola male, non accogliendo in Vaticano e nei numerosissimi palazzi di proprietà i profughi, alcuni dei quali nel nome di Allah odiano Cristo ed i cristiani (magari convertendoli!).

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 14:30