Che Dio ci aiuti!

Ormai la vita degli italiani e degli abitanti di tutta Europa è contrassegnata da un continuo bollettino di guerra alimentato giorno e notte dai mass media. Ci si mette pure Erdogan e la Turchia per destabilizzarla, posto che l’accordo che pare prossimo ad essere siglato tra gli Usa e la Russia di Vladimir Putin ha ricevuto uno scossone tremendo dopo l’abbattimento di un aereo sovietico (in territorio turco dicono i turchi), con la condivisione di Barack Obama (in territorio siriano dicono i russi).

Nel mentre la tensione è alle stelle, a Roubaix si confonde una rapina con un atto di terrorismo, ma è tutto normale in presenza di una allerta giustificata dai gravissimi attentati che hanno scosso Parigi e la Francia la settimana scorsa. Ciò che non è normale è la sottovalutazione degli eventi da parte del pifferaio fiorentino, che dimostra una inspiegabile contrarietà all’unica strategia vincente nei confronti del Califfato islamico, quella studiata e messa in campo da Putin con la condivisione di Hollande e di Cameron, personaggi politici di grande spessore, non fosse altro che per il concetto di Nazione che li contraddistingue ogni qualvolta si parla di Francia o di Inghilterra.

In questi tristissimi giorni Angela Merkel, Cancelliera della potente Germania, è silente e sembra avere una posizione defilata dai tragici eventi che hanno devastato Parigi, quasi a voler sostenere che la politica dell’accoglienza dalla stessa patrocinata non ha avuto l’effetto sperato. Io modestamente penso che la Cancelliera tedesca, ben consapevole della tensione creata dai fatti di Parigi, non voglia alimentare timori nel suo Paese che, guarda caso, ospita da sempre islamici provenienti da tutte le parti, con particolare riferimento ai turchi. Ma la Nato è di tutti, compresa la Germania, e ha l’obbligo di intervenire in territorio di guerra, perché di vera e propria guerra si tratta, scatenata da uno Stato islamico perfettamente organizzato e sostenuto da seguaci che godono di disponibilità economiche ingenti.

Per quanto riguarda il nostro martoriato Paese, i cui cittadini sono quotidianamente afflitti e vessati da scadenze fiscali mensili e dalle bollette di luce, gas ed acqua, vi sarebbe bisogno immediato di una scossa di orgoglio e dignità che induca gli italiani a spazzare via dalla quotidianità i mestieranti della politica che “sguazzano nel terrore” e che parlano quando dovrebbero stare zitti e tacciono quando dovrebbero parlare. Nel giro di ventiquattro ore Matteo Renzi si è accorto che il problema della sicurezza in Italia è stato trascurato e che la cultura nel Paese più importante del mondo è ormai vicina all’inesistenza; quindi stanzia due miliardi di euro per la sicurezza e la cultura, asserendo che la bellezza è più forte della barbarie.

Nel mentre siamo d’accordo sul proclama, ci chiediamo se doveva accadere ciò che è accaduto in Francia perché si accorgesse del degrado culturale dell’Italia e del degrado nel quale versano le Forze dell’ordine da tempo trascurate per motivi di bilancio? Noi pensiamo viceversa che tutto ciò doveva accadere molto tempo prima ma non è accaduto per l’interesse della politica di salvaguardare privilegi e strategie elettorali. Ma questo stanziamento, sia pur tardivo, costerà agli italiani altri sacrifici, se è stato previsto lo slittamento della riduzione dell’Ires al 2017, e ci auguriamo che lo stesso non crei chiaramente nuove opportunità per gli speculatori.

Intanto i carabinieri, che dobbiamo sempre ringraziare per quanto fanno per la nostra sicurezza, spesso privi delle tute anti-proiettile, così come i poliziotti che sono in numero così ridotto da non poter assicurare la protezione nelle periferie delle grandi città e spesso neanche nei centri storici, debbono accontentarsi degli ottanta euro di renziana memoria. Ma tale obolo, o meglio elemosina, non li farà sorridere dovendo affrontare mensilmente i problemi economici che affliggono tutti, e con il rischio di essere imputati di eccesso colposo da legittima difesa nell’esercizio delle loro delicate e pericolose funzioni. Non ci resta che invocare la protezione di Dio, quello vero!

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 15:15