Bandiera rossa?   No, bandiera bianca!

Tra le tante banalità lette e sentite durante la piacevole domenica del Primo Maggio ce n’è una che ha catturato in modo smisurato la mia attenzione, se non altro perché uscita dalla bocca di un noto esponente politico locale: “Il lavoro è dignità, indegno è chi lo toglie”.

Certo, perché al giorno d’oggi tenere in vita un’impresa, un’azienda o anche una piccola attività commerciale è roba semplice. L’imprenditore che si trova a licenziare un proprio dipendente nel 2016 è proprio “indegno”: lo fa solo ed esclusivamente per lasciare una persona, e a sua volta una famiglia, senza stipendio. Lo fa perché vuole produrre meno; lo fa per il solo gusto di mandare a casa qualcuno, perché gioisce nel farlo. Non licenzia perché si ritrova ad essere massacrato dalla forte crisi economica, dalle innumerevoli tasse, dalle infinite regole e norme, dall’estenuante burocrazia. Figuriamoci, non sono certo questi i motivi.

Oggi mentre al cielo vengono sventolate bandiere rosse ci sarà sicuramente qualche imprenditore che alza bandiera bianca e magari si mette un cappio intorno al collo perché sopraffatto dai debiti. Non sarebbe la prima volta. Ma chissenefrega: è indegno.

 

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:47