Brexit: maledetto sia il Popolo!

Che succede nel campo liberal/liberista e in quello sterminato del “Politically correct”? Il fatto: molti insospettabili “democratici” fremono di sdegno per la Brexit e contestano l’utilizzo del suffragio universale in materie tanto delicate, pur tacendo (mafiosamente?) sulla assoluta necessità di smantellare seduta stante la faraonica macchina mangiasoldi della Pac, degli euroburocrati e di ben due sedi parlamentari europee che costano un occhio della testa (Strasburgo da sola assorbe 200 milioni di euro all’anno) al contribuente! Nei talk-show di regime, nella carta stampata e sui social dilaga la versione che la Brexit sia dovuta ai mal di pancia dei “vecchietti” inglesi e che quindi, in merito, occorre limitare il diritto di voto “solo a chi sia informato e competente”, e altre chicche del genere. Quindi, i francesi che bocciarono nel 2005 la Costituzione europea furono anch’essi dei bruti disinformati? Si rendono conto tutti costoro che ciò equivale alla stessa politica di chi utilizzò lo sterminio per selezionare la razza eletta? Paradossalmente, se vi fosse azionariato diffuso, con molte centinaia di milioni di piccoli investitori che “votino” ogni giorno sulle Borse mondiali, bisognerebbe toglier loro i soldi, perché farebbero - quotidianamente - sfracelli molto, ma molto superiori alla Brexit!

Sul piano delle conseguenze, la Brexit ce ne suggerisce alcune interessanti. Primo: “from now to leave is possible”. Invece, qui da noi, abbiamo un Parlamento eletto con il “Porcellum” che modifica ben 47 (quarantasette) articoli della Costituzione del 1948 senza introdurre l’istituto del referendum consultivo! Siamo, quindi, ancora fermi al cattocomunismo della Costituente del 1946 terrorizzata dal fantasma nazifascista? Esasperando i poteri delle oligarchie soprattutto economico-finanziarie temo che si portino calce e mattoni per la costruzione di giganti di pietra come Mussolini, Hitler e Stalin. Ricordate? Anche chi aveva fucili, carri armati e polizia consegnò le chiavi del potere assoluto a un semplice caporale. Torna la Storia, torna sempre. Sopratutto se qualcuno chiamasse “banco” facendo esplodere l’immensa bolla globale dei derivati, che equivale a decine di volte il Pil mondiale! Quanti miliardi di nuovi poveri provocherebbe un evento simile? Secondo aspetto. Le oligarchie non si possono cucinare a loro uso e consumo Atti di fondamentale importanza (che investono, cioè, la generazione da cui origina e parecchie delle successive!) come i Trattati Europei. Invece, il Fiscal Compact è stato inserito alla “chetichella” nella Costituzione più bella del mondo con doppio scrutino e con la maggioranza qualificata dei 2/3 per la relativa approvazione. Il che ha evitato ai “Poteri forti” l’eventualità che qualcuno chiedesse il ricorso al referendum confermativo, dato che, in questo caso, gli italiani avrebbero sicuramente bocciato la modifica esprimendosi direttamente su un Trattato internazionale, cosa che la Costituzione vieta!

E tutto ciò non è, forse, avvenuto in barba ai principi democratici, dato che non mi risulta ci sia stato in merito un minimo di dibattito vero in questo Paese? Chi è che comanda? Il Popolo? Non mi pare. È qualcuno altro, invece, a dettare legge. Fino a quando? Si osservino bene le differenze: nel 2017, gli elettori tedeschi potranno, se lo vorranno, mandare a casa la Merkel e quelli francesi Hollande ma gli europei non potranno fare altrettanto con il Signor Junker il quale, comunque vada, resterà fino alla fine del suo mandato! Il che tanto democratico non è, visto che lui e la sua Giunta (Commissione) tra poco non saranno più espressione dei nuovi governi e di Brexit, rispetto a quelli che li hanno insediati!

Secondo aspetto: gli euroburocrati rovinano l’esistenza a 500 milioni di europei e nessuno dei politici eletti si è battuto per mandarli a casa e affinché ogni Trattato, prima di entrare in vigore, fosse sottoposto a referendum popolare. E si sarebbero potute ben stemperare le distorsioni nazionali, semplicemente dando i risultati in contemporanea a quelli dell’ultimo Paese membro chiamato al voto! Però, gli italiani sono abbastanza “informati” per andare a votare a ottobre sulla nuova Costituzione renziana! Bel paradosso, no? Ultima cosa: a chi associa la Brexit alla Bce e alla possibilità di uscire dall’Euro, ricordo che parecchi Paesi membri della Ue non aderiscono alla moneta unica. Invece è vero che i politicanti italiani fautori di una Europa politica e della Bce come prestatore di ultima istanza hanno bruciato - in corruzione, clientelismo e bustarelle - ben 700 (settecento) miliardi di euro che abbiamo risparmiato dal 2002, grazie ai bassissimi tassi di interesse sul nostro debito pubblico. Ora, o ci decidiamo a “decapitare” questi nodi gordiani, o ben presto la gente il referendum Italexit se lo fa da sola, direttamente nelle piazze. Non so se sia chiaro.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:58