Sgarbi lascia la giunta siciliana e vola a Roma

Vittorio Sgarbi dice addio alla Sicilia e vola a Roma. Nel documento approvato alla fine della conferenza dei capigruppo, presieduta da Gianfranco Micciché, si indica con chiarezza che l’assessore ai Beni culturali lascerà l’incarico entro il 27 marzo: “Quel giorno, quando il bilancio arriverà in aula dovrebbero essere già state depositate le dimissioni di Sgarbi dalla carica di assessore regionale ai Beni culturali, essendo stato eletto alla Camera che si insedierà il 23 marzo”.

Il critico d’arte nega che fossero questi gli accordi: “Io rimarrò in carica come assessore regionale finché la legge e i regolamenti me lo consentono. E la giunta sulle elezioni mi darà 30 giorni per optare fra la carica di assessore in Sicilia e quello di parlamentare. Avrei più tempo, insomma, per prendere una decisione”. Ma Micciché, con ogni probabilità, aveva l’esigenza di sancire, in un atto ufficiale, la decisione di Sgarbi di farsi da parte, annullando così la mozione di censura già presentata dal Movimento 5 Stelle.

Aggiornato il 16 marzo 2018 alle ore 12:51