Governo in carica entro venerdì

Il governo di Carlo Cottarelli probabilmente nascerà morto. Al voto dopo agosto quindi con un esecutivo “completamente neutrale” che accompagni il Paese alle urne senza che né il premier incaricato ieri da Sergio Mattarella al Quirinale, né i ministri - la cui lista sarà presentata molto presto al Capo dello Stato - abbiano ambizioni politiche. 

Nessuno, insomma, si candiderà alle elezioni d’autunno. Nasce così il governo neutrale dell’ex commissario alla spending review che è già consapevole che ottenere la fiducia alle Camere sarebbe quasi un mezzo miracolo. Non si terranno consultazioni con i partiti. Cottarelli è al lavoro da domenica sera alle 21 quando è stato convocato dal Colle per ricevere l’incarico lunedì.

Dopo il colloquio con il capo dello Stato si è attivato per la formazione del nuovo esecutivo. La lista dei ministri è in parte già compilata da Mattarella. Ad ore è atteso lo scioglimento della riserva. Già oggi il nuovo esecutivo giurerà nelle mani del presidente. Subito dopo andrà a palazzo Chigi per il passaggio di consegne con il premier dimissionario, Paolo Gentiloni. La cerimonia della Campanella sarà seguita dal primo consiglio dei Ministri, che segna il passaggio di potere tra il premier uscente e quello entrante.

In questa seduta viene nominato anche il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Tra domani e dopodomani il governo Cottarelli si presenterà in Parlamento per la fiducia e pronunciare il discorso programmatico. Per fissare la data della fiducia ci sarà bisogno di un’altra conferenza dei capigruppo sia a Montecitorio che a palazzo Madama.

L’obiettivo è chiudere prima della festa della Repubblica del 2 Giugno. Ma i numeri non sono dalla sua parte. A farla da padrone sono Movimento Cinque Stelle e Lega: senza l’appoggio di una di queste due forze, non può avere la fiducia nessun esecutivo. Forza Italia ha già annunciato che “non voterà la fiducia al governo guidato dall’economista del Fondo monetario internazionale”, mentre lo stesso Silvio Berlusconi rilancia sulle prossime elezioni: “Non immagino altra soluzione che quella di una coalizione di centrodestra unita con Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia”.

Aggiornato il 29 maggio 2018 alle ore 12:09