La fiducia al governo, il timing

Il nuovo governo di Giuseppe Conte arriva alla prova del Parlamento. Dal ruolo italiano nell’Europa alle questioni economiche, dalla riforma fiscale a quella del lavoro. Nel discorso di oggi del premier al Senato verrà spiegato il programma del cambiamento in vista del primo voto di fiducia con il quale l’esecutivo a trazione Lega-M5s muoverà i suoi primi passi. 

Tra questi il reddito e la pensione di cittadinanza e il superamento della legge Fornero. Il presidente del Consiglio è intervenuto al Senato per le dichiarazioni programmatiche intorno alle 12. Alle 13 è giunto quindi alla Camera per replicare l’intervento.

La discussione generale, a Palazzo Madama, dovrebbe riprendere intorno alle 14.30. È questo il timing deciso dalla conferenza dei capigruppo del Senato che, dopo quasi due ore di riunione, ha stabilito che il voto di fiducia sul nuovo governo si concluderà entro le 20.30 di domani sera.

A Palazzo Madama, primo vero banco di prova, il nuovo governo può contare su 167 voti certi, 6 in più rispetto alla maggioranza assoluta. In Senato infatti, ci sono 58 senatori della Lega e 109 del Movimento 5 stelle. In realtà, però, a votare la fiducia ci dovrebbero essere almeno altri 4 senatori, facendo salire la maggioranza a quota 171.

Alla Camera, invece, l’esecutivo giallo-verde ha una maggioranza ben più ampia, con 346 voti a favore (222 deputati M5S e 124 leghisti). Sono 30, quindi, i voti di scarto rispetto alla maggioranza assoluta di 316. Anche qui i consensi potrebbero aumentare, sempre grazie ad alcuni deputati ex M5S e ad alcuni componenti del gruppo Misto. Fratelli d’Italia dovrebbe astenersi. All’opposizione ci saranno Forza Italia, Pd e LeU.

Aggiornato il 05 giugno 2018 alle ore 12:25