Tria: “Sì a graduale riduzione dell’Irpef”

La manovra infiamma il governo. “Io sono molto favorevole a partire con un accorpamento e una riduzione delle aliquote per i redditi familiari”, afferma il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, alla Summer School di Confartigianato.

“Bisogna trovare spazi per partire compatibilmente con i vincoli di bilancio. L’operazione dovrà essere graduale”. E richiede tempo anche il varo della flat tax che sarà finanziata con il riordino delle esenzioni fiscali, un’operazione complessa.

Il ministro, in ogni caso, lancia un segnale anche ai contribuenti italiani: “Ci sarà la pace fiscale, effetto della riforma fiscale e della riduzione della pressione fiscale che sarà strutturale”. Tria continua a rassicurare i mercati e l’Europa annunciando una riduzione del debito, sia pure limitata allo 0,1 per cento.

A proposito della Cassa Depositi e Prestiti: “È un soggetto partecipato, controllato dal ministero dell’Economia ma - ribadisco - privato. Ogni azione deve essere correlata al fatto che è un soggetto privato e avere un calcolo economico. Altrimenti rientrerebbe nel settore pubblico e avremmo un salto sul debito che non voglio neanche pensare. In un certo senso è il nostro fondo sovrano, ma resta sempre fuori dal settore pubblico”.

Sul gasdotto Tap e sulla Tav, il ministro avverte: “Personalmente spero che si facciano, che il problema si sblocchi, che ci sia una soluzione, anche perché si tratta di grandi collegamenti internazionali”.

Di costruzione della manovra si è parlato anche al vertice leghista su convocazione di Matteo Salvini. Il leader ha parlato di una riunione “positiva e costruttiva”. Va avanti - sottolineano i leghisti - la manovra del cambiamento che vuole dare, nel rispetto delle regole, numeri e tempi certi nell’arco dei prossimi 5 anni”.

Aggiornato il 12 settembre 2018 alle ore 12:00