Cda Rai: De Santis e Freccero a Rai 1 e Rai 2

Tutto pronto per il Cda Rai in programma oggi alle 16 con all’ordine del giorno le nomine di reti e testate: confermato il nome di Teresa De Santis a Rai 1, prima donna alla guida della rete ammiraglia, e il ritorno di Carlo Freccero alla direzione di Rai 2. I curricula sono stati inviati ai consiglieri, come da regolamento, insieme a quelli di due testate. L’A.d. Fabrizio Salini ha indicato per la direzione di Rai Sport Auro Bulbarelli, che ha avuto la meglio su Maurizio Losa e Jacopo Volpi. La testata era priva di direttore dall’agosto scorso, da quando cioè Gabriele Romagnoli aveva lasciato l’azienda. A Rai Parlamento la scelta è caduta su Antonio Preziosi, attuale corrispondente da Bruxelles, che prende il posto di Nicoletta Manzione. Nessun cambio al momento alla guida di Rainews, dove, a dispetto delle voci, resta ancorato Antonio Di Bella.

Tutto confermato per le tre reti generaliste: a Rai 1 andrà, al posto di Angelo Teodoli, Teresa De Santis, già vice direttore di Rai 1 e successivamente vice direttore al Televideo. De Santis, gradita alla Lega, ha il via libera dell’A.d. Fabrizio Salini, in quanto figura di esperienza: oltre a essere una interna, sarà anche la prima donna alla guida della rete ammiraglia. A Rai 2 la figura individuata è quella di Carlo Freccero, una lunga carriera in Rai, anche alla guida della seconda rete tra il 1996 e il 2002, e già membro del Cda nella passata gestione su indicazione del Movimento 5 Stelle. Freccero, pensionato Rai, conosce Salini da molto tempo e ha deciso di accettare l’incarico a titolo gratuito in virtù della legge che impedisce ai pensionati di svolgere incarichi retribuiti. A Rai 3, nonostante le pressioni della Lega che avrebbe preferito un cambio, si va verso la conferma di Stefano Coletta, in virtù del lavoro svolto in questi anni e dei risultati raggiunti. Prevista per oggi anche la nomina di un vicepresidente. Il consiglio dovrebbe orientarsi su Giampaolo Rossi, eletto in consiglio in quota Fratelli d’Italia. L’altra ipotesi è Igor De Biasio che però, essendo stato eletto in quota Lega, sarebbe espressione della stessa area del presidente Foa e appare quindi in svantaggio. L’eventuale scelta di Rossi ha scatenato le critiche del Partito Democratico. “Serve ad aggirare l’automatismo secondo cui, in caso di impedimenti per il presidente (come l’esito potenziale della pronuncia del Tar che pende su Foa) a sostituirlo è chiamato il consigliere più anziano - afferma il deputato Michele Anzaldi - Ora, nel caso del Cda Rai il consigliere anziano è di Rita Borioni. Nome da cui, evidentemente la maggioranza non si sente abbastanza tutelata. Molto meglio Rossi. Quello di Lega e M5S è, però, un progetto illegittimo. Primo, perché un articolo di legge lo impedisce. Secondo perché tra i ‘meriti’ di Rossi ci sono degli inquietanti e strampalati attacchi contro il Quirinale”.

Proteste arrivano anche dall’Usigrai. “La Rai avrà un vicepresidente che accusa Sergio Mattarella di violare la Costituzione”, si legge in un tweet.

Aggiornato il 27 novembre 2018 alle ore 10:56