Trivelle, accordo Lega-M5s

Sulle trivelle, dopo un lungo tira e molla all’interno del governo gialloverde, è stato trovato l’accordo. La conferma è arrivata dal presidente della commissione Lavori pubblici del Senato Mauro Coltorti. L’esame degli emendamenti al decreto-legge nelle commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici proseguirà fino a venerdì, mentre da lunedì il provvedimento arriverà in Senato, secondo quanto comunica il capogruppo Pd Andrea Marcucci. Il dl Semplificazioni arriverà al Senato lunedì 28 gennaio. L’approvazione è prevista il giorno dopo. “Sono uomo semplice, step by step. L’importante – ha detto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – è che abbiamo iniziato un percorso con lo stile rigoroso di tutelare l’ambiente, la moratoria è già un bel passaggio”.

Secondo Costa, avere aumentato i canoni di “25 volte non è poco, considerando che le royalties per le estrazioni in Italia allo stato sono le più basse d’Europa; quindi ritorno nostro particolarmente basso, elemento molto significativo”. Con l’intesa raggiunta saranno “all’incirca 49 i premessi che vengono bloccati di cui 40 dovrebbero essere bloccati subito e 9 che sono ancora in fase di istruttoria ma non hanno avuto la valutazione di impatto ambientale positiva” afferma poi il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli, parlando dell’intesa che prevede una moratoria nei confronti delle compagnie che non hanno delle coltivazioni in essere. Le altre, invece, ‘‘potranno continuare fino a esaurimento”.

In una nota, il premier Giuseppe Conte sostiene che, a proposito dell’accordo di maggioranza raggiunto ieri sera sulle trivelle, “non vengono sospese le istanze di proroga delle concessioni di coltivazione in essere. La sospensione non si applica, inoltre, ai procedimenti relativi al conferimento di concessione di coltivazione pendenti e si è anche deciso di aumentare l’ammontare dei canoni dovuti dai singoli operatori a titolo di corrispettivo sino a 25 volte il valore attualmente previsto”. Lo riferisce riferendo “l’esito di un vertice conclusosi ieri in tarda serata, da me convocato, in cui le forze di maggioranza hanno concordato la definitiva formulazione dell’emendamento riguardante il “Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee”, attualmente in discussione nelle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato, in sede di conversione del decreto-legge in materia di semplificazioni”.

Aggiornato il 24 gennaio 2019 alle ore 13:45