Tav, Ponti alla Camera: “Analisi costi-benefici è manipolabile”

“Nessun atteggiamento ideologico”. È il pensiero di Marco Guido Ponti, il professore che presiede il gruppo di analisi del governo sulle grandi opere, in audizione alla commissione Trasporti della Camera sull’analisi costi-benefici per la Tav. “La neutralità del gruppo di lavoro – ha detto Ponti – è come quella di un medico che vede il quadro clinico di un paziente con radiografie ed esami e lo vede molto ammalato. Se il medico è coscienzioso, allora risponde che il paziente è molto ammalato”. Eppure, secondo Ponti, l’analisi è manipolabile. “Ad esempio – sostiene – sui parametri d’ingresso, ma altri metodi sono molto più manipolabili e infatti non sono usati. Eticamente non è corretto non fare i conti prima di decidere. È un dovere politico per esigenze di trasparenza democratica”.

Per il professore, “questa è un’analisi economica e non politica, dobbiamo parlare di questo. Ha tutti i vizi e le virtù di un’analisi economica, ma pretendere la perfezione per una cosa che tende al futuro è impossibile”. La Lega ha giudicato lacunosa l’analisi sulla Tav. Ma secondo Ponti “lo studio ha mille difetti. Ma è sicuramente lo strumento migliore possibile”.

Frattanto, il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, in un’intervista a “La Stampa” ha detto che “il vero tema sulla Tav è se si vuole fare l’opera oppure no. Se la si vuole fare, i modi per risparmiare sui costi ci sono. Se non la si vuole fare è un altro conto: ma è uno scenario che non voglio prendere neanche in considerazione”. In ogni caso, secondo Rixi, “il governo non è a rischio”.

Aggiornato il 13 febbraio 2019 alle ore 12:59