Confindustria snobba Conte e Di Maio e si affida a Mattarella

Ieri la platea di Confindustria ha snobbato Luigi Di Maio e Giuseppe Conte e ha omaggiato Sergio Mattarella. Al presidente della Repubblica è stata tributata una standing ovation di alcuni minuti. Mentre il premier e il vicepremier grillini sono stati accolti con timidi applausi che nascondono una diffidenza pressoché totale. Gli industriali che si sono riuniti ieri a Roma per l’ultima assemblea generale del presidente Vincenzo Boccia, hanno deciso di non schierarsi. La Confederazione filogovernativa per definizione ha lanciato una serie di frecciate ad indirizzo del governo gialloverde. Senza alcuna distinzione tra Lega e Movimento cinque stelle.

Già. Anche perché l’applauso liberatorio degli industriali è stato riservato alle parole di Boccia favorevoli alla “Tav, alle infrastrutture e alla crescita”. La delegazione pentastelata è stata numerosa. D’altro canto, la Lega, conscia di un’atmosfera poco “amichevole” ha limitato la presenza dei ministri all’Auditorium di Roma alla sola Giulia Bongiorno, titolare della Pubblica amministrazione. Di Maio ha ufficialmente sposato tutte le tesi di Boccia, assicurando di non avere “mai pensato che occorre rinunciare alla disciplina dei conti pubblici. Rigore e crescita devono tornare ad essere compatibili”. Anche il premier Conte ha accolto le proposte degli industriali e ha annunciato che nella prossima manovra “ci aspetta un’oculata azione di spending review”.

Nella relazione di Boccia, la tassa piatta cara a Matteo Salvini compare solo per essere platealmente sconfessata. “Non è ancora chiaro – ha detto – come evitare l’aumento dell’Iva e introdurre la Flat tax, come afferma di voler fare il governo”. Sfida quasi impossibile, alla luce delle cifre della prossima legge di bilancio. “Se l’Italia volesse rispettare alla lettera le regole europee previste dal Patto di stabilità e crescita – ha chiosato Boccia – dovrebbe fare una manovra strutturale per il 2020 da almeno 32 miliardi di euro: una manovra imponente, con effetti recessivi”.

Aggiornato il 23 maggio 2019 alle ore 13:29