Dopo la “fuga” di Renzi trema anche Berlusconi

La mini scissione di Matteo Renzi si riverbera sul destino di Forza Italia. È questo il risultato di uno scenario politico in continuo fermento. E i movimenti tellurici della “fuga” renziana raggiungono il centrodestra, già tentato dalle sirene leghiste. I parlamentari azzurri sono 161. E, anche se la maggior parte di loro resterà fedele a Silvio Berlusconi, pare che cinquanta “peones” forzisti siano pronti a navigare in “mare aperto”, in direzione Carroccio.

“Dovete baciarvi i gomiti per quanto siete fortunati. Se fossimo andati a votare, in Parlamento di voi non ne sarebbe ritornato uno”. Secondo fonti vicine a Palazzo Grazioli, sarebbero queste le parole al vetriolo che il fondatore avrebbe rivolto ai suoi deputati e senatori.

L’ennesima “mossa del cavallo” ordita da Renzi non avrebbe spiazzato il Cavaliere. Eppure, l’ex leader del Pd pare abbia lanciato la sua Opa su Forza Italia. Prima indiziata del clamoroso “salto” sarebbe Mara Carfagna. Ma la vicepresidente della Camera esclude trattative con Renzi. Di più.

Nega, in maniera categorica, di ideare l’ennesima scissione dopo quella di Giovanni Toti. In realtà, la Carfagna mal digerisce l’attuale giglio magico berlusconiano, composto da Antonio Tajani, Anna Maria Bernini, Mariastella Gelmini e Niccolò Ghedini.

Aggiornato il 17 settembre 2019 alle ore 17:05