Governo, Rutelli: “Renzi può indebolire Conte”

La mini scissione di Matteo Renzi creerà problemi al neonato governo gialloverde. È questo il pensiero di uno dei fondatori del Pd, Francesco Rutelli. Secondo l’ex sindaco di Roma, “nei fatti, il posizionamento renziano va a indebolire Conte, se per esistere dovrà marcare le differenze. Il nuovo esecutivo penso sia obbligato a durare, e che qui si parrà la nobilitate di Conte e dei leader di tutti i partiti che lo formano. Renzi incluso”.

Rutelli valuta positivamente la collaborazione tra Pd e M5s. “Finisce – sostiene – la denigrazione e si impara a rispettare l’altro, dopo anni di atteggiamenti esasperati da entrambe le parti. Molto dipenderà da Conte. Certo è che questo governo deve stare in piedi per funzionare, per riportare la crescita, non per sopravvivere”.

Ma per il presidente dell’Anica, il vero problema del Pd in questi anni è stato quello “di non saper incrociare né rappresentare un profondo malessere popolare, infatti per due volte i 5 Stelle sono stati il primo partito. È avvenuto anche perché negli anni il Pd ha accettato la disintermediazione, anzi l’ha cavalcata proprio Renzi”.

Rutelli boccia la mossa renziana. “Se la leadership – sostiene – è comando solitario poi alla fine quando perdi, perdi tutto e tutti, anche quelli che ti avevano esaltato acriticamente. Renzi ha talento ma non la capacità di guidare un gioco di squadra e formare gruppi dirigenti”.

Per Zingaretti, invece Rutelli ha “grande rispetto. Sta cercando di dare al partito un modo di fare razionale. Anche dando vita a un governo a cui non era favorevole ma ha ascoltato gli altri e ha cambiato idea, questo è apprezzabile. Penso che l’obiettivo sia definire politiche semplici e forti su grandi temi: immigrazioni e demografia, ecologia, intelligenza artificiale in rapporto con la perdita del lavoro, un piano di manutenzione delle città”.

Intanto, secondo i sondaggi, Renzi “non sfonda”. La Lega di Matteo Salvini si conferma saldamente primo partito, con il 33,1 per cento. Il Pd segue al 20,2 per cento. Numeri che arrivano da un sondaggio Emg Acqua presentato oggi nel corso di Agorà, su Rai Tre. Il M5s otterrebbe il 18, per cento delle preferenze, Fratelli d’Italia il 7,3 per cento, Forza Italia il 7,0 per cento. Seguono Italia Viva, il nuovo partito di Matteo Renzi, col 3,4 per cento, Più Europa col 2,7 per cento, La Sinistra 2 al per cento.

Aggiornato il 19 settembre 2019 alle ore 13:11