Un fil di Renzi

Renzi, Verdini, Letta. Forse, per un Nazareno che va un altro ne arriva. E come sarà, secondo il divino Tiresia? Poiché, in questo caso, le definizioni preliminari contano, facciamo un po’ di biochimica politologica e indichiamo con MMRS questo nuovo e ben strano Dna della politica italiana con due basi incrociate, Matteo Salvini (allele “salvinismo 2.0”) e Matteo Renzi (allele “renzismo 2.1”), connotate da robuste dosi di leaderismo. L’auspicio tiresiano è che alla fine della ricombinazione del sistema politico prevarrà una sorta di “Populismo ben temperato”, il cavallo scosso della politica italiana. Dunque, uno strano acronimo, con quale fine? Per indicare in sintesi l’assoluta necessità di gestire con politiche apparentemente diverse la stessa categoria di fenomeni, investendo molto sulla caratura dei leader per convincere il “popolo” che vota. La loro biochimica? Quella di mantenere in buona sostanza l’attuale, comune strategia di disintermediazione alleggerendo così i vincoli intrecciati, ridondanti e ultra sovrannumerari che rendono molto poco fluida l’azione di governo. Ad esempio, come venne proposto dal renzismo 2.0 e mai attuato, si tratta di ridurre di un fattore diecimila i centri di spesa, fluidificando poi il più possibile la discesa verso il basso delle decisioni e delle scelte adottate dal vertice.

Anche la nuova Commissione Ue dovrà essere confrontata con un approccio molto diverso dalla pura invettiva, in modo da creare una vera alternativa alla furbizia franco-tedesca che fa premio su tutto. Esempio recente: Ursula von der Leyen ha mandato a stendere sovranisti e politicamente corretti rosso-verdi asserendo che “l’identità europea è già scolpita nel testo dei Trattati”. Ed è molto probabile che l’allele costituito dal trio Renzi-Letta(Gianni)-Verdini andrà a colludere con questo atteggiamento, costruendo una chimera che sarà a metà Ppe e per il resto avrà le sembianze dei socialdemocratici europei, pronta quindi a fare da pontiere tra l’uno e l’altro blocco. E sarà l’MMRS a dover regolare il problema vero dell’immigrazione irregolare che riguarda all’incirca un milione di overstayers. Gente cioè che entra con un regolare visto temporaneo e, alla scadenza relativa, non rientra più nel Paese di origine, svolgendo in Italia mille mestieri, per lo più leciti ma rigorosamente in nero e regolarmente sfruttati da cittadini italiani! Non v’è dubbio, in proposito, che il vero banco di prova del populismo ben temperato di MMRS sarà la procedura di regolarizzazione con cui si discrimineranno gli irregolari idonei a sostenere il Pil del nostro Paese da chi, invece, non ha atteggiamenti costruttivi o delinque.

È poi verosimile che le migliori risorse liberaldemocratiche presenti oggi in Forza Italia si riverseranno progressivamente nella più ampia piattaforma di MMRS, allargata a Calenda e similari. Il nuovo soggetto dovrà, altresì (il Nord lo impone!), pigiare il pedale della questione meritocratica affermando localmente e regionalmente la logica degli standard delle prestazioni, graduando sul merito i contributi e i trasferimenti erariali dello Stato in modo da rafforzare l’autonomismo salviniano delle regioni del Nord e la strategia renziana di modernizzazione del Paese. Nel rapporto con l’Ue il populismo ben temperato guarderà alle soluzioni di compromesso per la revisione dei Trattati, e alla liquidazione silenziosa del rigore teutonico sui conti pubblici a favore dei grandi progetti infrastrutturali per il rilancio dei sistemi paese. Infatti, una parte benestante dell’Europa tende a dimenticare i mali atavici del Sud, beneficiando del suo ottimo welfare pagato consensualmente da cittadini che accettano una tassazione del 65 per cento sui loro redditi. Nel caso dei paesi “somari”, proprio sul livello di efficienza e di qualità dei servizi pubblici nazionali e sugli investimenti infrastrutturali si giocherà la partita della convergenza, avvalendosi di adeguate flessibilità di bilancio che, tuttavia, necessiteranno del controllo ferreo di Bruxelles sulle modalità del loro impiego e sui tempi di realizzazione.

Aggiornato il 19 settembre 2019 alle ore 11:44