Libia, Conte invoca l’intervento dell’Onu

Per la Libia, Giuseppe Conte ritiene necessaria una “soluzione politica sotto l’egida dell’Onu”. L’Italia è pronta a rimodulare la sua presenza nell’ambito di una missione europea “targata” Nazioni Unite. Alla Conferenza di Berlino del 19 gennaio il nostro Paese vuole giocare un ruolo chiave, dopo l’infruttuoso vertice di Mosca. La diplomazia italiana punta a recuperare quel ruolo che sembrava essergli sfuggito di mano e che aveva convinto le opposizioni a chiedere al governo di riferire su quanto accaduto.

Il presidente del Consiglio è stato ascoltato dal Copasir mentre i ministri degli Esteri e della Difesa Luigi Di Maio e Lorenzo Guerini hanno riferito ai parlamentari sulle prossime mosse che il Governo intende compiere sul delicato dossier. I recenti avvenimenti in Libia, ha detto Guerini, “ci impongono una riflessione su una possibile rimodulazione del nostro sforzo militare. Si potrebbe ipotizzare un intervento internazionale per dare solidità alla cornice di sicurezza, nel rispetto di un’eventuale richiesta di supporto avanzata alla comunità internazionale”.

Frattanto, così come aveva annunciato, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che sta “inviando le truppe in Libia per sostenere la pace”. Intanto, Khalifa Haftar conferma che sarà a Berlino. Il generale ha informato il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas del proprio assenso a partecipare alla conferenza tedesca sulla Libia.

Anche Fayez al-Sarraj ha accettato l’invito. Un post della pagina Facebook del Governo di accordo nazionale (Gan) libico conferma che il premier parteciperà alla conferenza di Berlino. “Sarraj: assisteremo a Berlino per comunicare il nostro messaggio”, è scritto nel post che dà conto di un incontro avuto dal premier ieri sera con “leader politici e militari”.

Aggiornato il 16 gennaio 2020 alle ore 17:31