Viva l'Italia (nonostante tutto)

Nonostante tutto la nostra nazione è la migliore del mondo: nonostante noi si abbia un dj al Ministero della Giustizia, un bibitaro agli Esteri e una pletora di “roccocasalino” sparsi in maniera omogenea per i palazzi che contano. Nonostante la comunità scientifica si sia divisa in “allarmisti” e “tranquillisti” sembrando voler strizzare l’occhio alla politica, nonostante la comunicazione istituzionale sia stata più perniciosa del Covid-19, nonostante le misure siano state improvvisate e a volte piene di falle.

Nonostante tutto rimaniamo un popolo civile perché il Servizio Sanitario nazionale è gratuito per tutti e non si devono pagare 1500 dollari per un tampone come negli Stati Uniti, la nazione che con becero provincialismo non esitiamo a prendere a modello salvo poi ringraziare il cielo di essere nati in Italia nel momento in cui necessitiamo di assistenza sanitaria.

Dovremmo smetterla una buona volta di lamentarci: l’Italia in termini di assistenza (e non solo) è un posto migliore degli altri perché tutti possono ricevere servizi più che adeguati, nessuno escluso. Chiaramente ci sono delle storture, degli scandali, delle inefficienze ed è inutile negarlo. Ma, se con una certa invidia in molti ci ricordano che il nostro sistema sanitario costa troppo e non ce lo possiamo permettere, dovremmo farcela qualche domanda deducendo che in “cruccolandia” rosicano non poco perché ci vorrebbero falliti ma invece rimaniamo la culla della civiltà sotto molti punti di vista.

Già, “cruccolandia”, quel sistema che, sotto le mentite spoglie mitteleuropee, ha cercato di fare il “pacco napoletano” tacendo moltissime notizie sul contagio e dando così l’impressione di voler nascondere la polvere sotto il tappeto. Adesso “cruccolandia” arriccia il naso come a voler far passare noi per gli untori quasi che il virus fosse nato a Codogno e non a Wuhan. Certo, più facile fare i bulli con la solita Italia piuttosto che andare a dire a Xi Jinping che ha fatto un gran casino. Perché “cruccolandia” è un pavido nano politico che ha dato prova di sé anche in questa ennesima crisi globale. Un immobilismo squallido del quale a Bruxelles qualcuno si dovrebbe vergognare invece di fare conferenze stampa con quattro slides inutili.

Cruccolandia si rassegni: tra mille difficoltà rimaniamo un posto civile a livello sanitario, impareggiabile a livello artistico, storico e culturale oltre che ineguagliabile per bellezze naturali e capacità di saper vivere. Certo, abbiamo una classe politica da fare schifo ma nessuno è perfetto.

Aggiornato il 04 marzo 2020 alle ore 12:19